martedì 23 ottobre 2018

Comites: Cosa fare a seguito della Brexit - 23 Ottobre 2018

Notizie dal Com.It.Es.

Il Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all’Estero) è un organismo nato al fine di tutelare e promuovere i diritti, le esigenze e le aspettative dei cittadini italiani residenti all’estero. Il Comitato quindi, in collaborazione con la rappresentanza diplomatico-consolare di questo Paese, e con il coinvolgimento di enti, associazioni e comitati locali, promuove e realizza opportune iniziative, nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale della comunità italiana residente. Il Comitato collabora con il Consolato e con le sue iniziative, fornendo pareri e suggerimenti. Inoltre esso esprime pareri sulle richieste di contributi erogati dal Ministero degli Affari Esteri per la stampa all’estero e per gli enti che organizzano i corsi di lingua e cultura italiana.
Per meglio compiere i suoi compiti istitutivi, il Com.It.Es. ritiene importante iniziare, anche per mezzo di questo foglio, un contatto diretto ed interattivo con le collettività italiane operanti nella nostra circoscrizione consolare di Londra.

Brexit

Come tutti sanno il Regno Unito si appresta a uscire formalmente dall’Unione Europea. Ciò comporterà un notevole cambio nella legislazione e negli impegni assunti dal Governo Britannico non solo nei confronti di organizzazioni e enti europei ma anche nei confronti dei singoli cittadini europei che risiedono in questo Paese. Sappiamo che le notizie discordanti che circolano in questi giorni, costituiscono per i cittadini italiani motivo di confusione e preoccupazione. Abbiamo quindi pensato importante proporvi, fino a quando sarà necessario, una serie di situazioni reali con la relativa risposta, con lo scopo di aiutarvi ad alleviare, almeno in parte, le preoccupazioni più assillanti. Per coloro che volessero approfondire i cambiamenti come verranno proposti da adesso fino alla fine di marzo 2019, vi consigliamo di visitare il nostro sito a www.comiteslondra.info

Le date già stabilite e da tener presente sono:
  • 29 marzo 2019: uscita del Regno Unito dall’Unione Europea
  • 31 dicembre 2020: fine del periodo di transizione
  • 30 giugno 2021: termine ultimo per presentare domanda per ottenere il permesso di residenza a tempo indeterminato

Al momento non ci sono moduli da completare per continuare a risiedere in Gran Bretagna perché, come potete vedere sopra, le regole dell’Unione Europea sono ancora valide.
Per il futuro, possiamo solo prevedere quello che potrebbe succedere quando si concluderà l’accordo che oggi è ancora in negoziazione. Al momento la Gran Bretagna propone di istituire un nuovo permesso di residenza a tempo determinato (Pre-Settled Status) oppure a tempo indeterminato (Settled Status)  che deve essere richiesto da tutti i cittadini europei che ora vivono in questo Paese.
Ovviamente le nuove regole non si applicano ai cittadini europei che possiedono anche la cittadinanza britannica.
Riportiamo di seguito alcune casistiche generali, utili alla comprensione di ciò che potrebbe accadere all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea dopo il 29 marzo 2019.

1. Sono arrivato in Inghilterra a luglio 1965. Cosa dovrei fare?

Coloro che sono arrivati prima del 31 dicembre 1968, hanno ottenuto  dall’Home Office il permesso di risiedere nel Regno Unito a tempo indeterminato (Settled Status) in base alla normativa nazionale britannica e quindi non hanno necessità di fare alcuna altra domanda poiché possiedono già il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Durante una riunione tenuta in Ambasciata d’Italia il rappresentante dell’Home Office, ha però consigliato a tutti di presentare domanda per ottenere il nuovo Settled Statusper praticità, senza pagare alcuna parcella.

2. Sono arrivato  in Inghilterra durante il 1970. Debbo fare domanda per il nuovo Settled Status?

Si, è necessario presentare la domanda per ottenere il nuovo Settled Status. Il Regno Unito ha iniziato a far parte dell’Unione Europea a partire dal 1.mo gennaio 1973, data in cui non si applicano più le norme nazionali. Chi è arrivato quindi in Gran Bretagna dopo il 31 dicembre 1968 non può aver completato il periodo minimo dei quattro anni per ottenere il “settlement” previsto dalla sola legislazione nazionale britannica. Da questa data il diritto alla residenza in questo Paese viene assicurato dalle norme comunitarie. I diritti dei cittadini comunitari dopo il 29 marzo 2019, anche se ancora non codificate, già sono stati assicurati da ambo le parti che sono coinvolti nella negoziazione.

3. Sono residente nel Regno Unito da prima del 29 Marzo 2012 e ho pagato le tasse e contributi in maniera regolare. Dovrò fare la domanda per rimanere in Inghilterra?

Si sarà necessario fare domanda per ottenere il nuovo Settled Status. Se alla data del 29 marzo 2019 si è residenti in questo Paese da più di 5 anni e sono state pagate le tasse e contributi sociali regolarmente, allora l’istituzione britannica accorderà il nuovo Settled Status dopo aver fatto i controlli con i competenti istituti nazionali. Gli istituti che saranno interessati dall’Home Office per i controlli, per il momento, sono la Inland Revenue & Customs e il Department for Work and Pensions, ma è stato chiesto di consultare anche il National Health Service e i registri elettorali dei Comuni.

4. Sono residente nel Regno Unito da più di cinque anni ma ho pagato le tasse e le assicurazioni sociali saltuariamente perché per alcuni periodi ho ricevuto assegni per disoccupazione. Cosa mi succederà?

I rappresentanti dell’Home Office hanno assicurato che faranno tutti i tipi di ricerca per risolvere la questione a favore del cittadino europeo.  Se non riusciranno  ad ottenere autonomamente prove della continuata residenza legale dei cinque anni, chieder all’interessato di provvedere la necessaria documentazione.

5. Sono residente nel Regno Unito da più di cinque anni, ho un sussidio per malattia di lunga durata dal Jobcentre Plus. Potrò ottenere il Settled Status?

Si potrà chiedere il nuovo Settled Status e potrà continuare ad usufruire del sussidio, dei servizi medici ed ospedalieri e di tutti gli diritti e prestazioni, a patto che esse rientrino nel campo di applicazione del regolamento europeo No.883/04.

6. Sono residente in Gran Bretagna per più di cinque anni ed ho una piccola pensione di vecchiaia pagata dal Department for Work and Pensions. Ho diritto di rimanervi dopo il 30 giugno 2021?

 Si, a condizione che si faccia domanda per ottenere il Settled Status. La Direttiva europea No.38/2004 infatti, prevede che coloro che hanno maturato il diritto al trattamento pensionistico nel paese di residenza, maturano anche il diritto al permesso di residenza a tempo indeterminato.

7. Sono residente nel Regno Unito da più di cinque anni. Alcuni anni prima del 2012 sono stato in prigione. Cosa mi accadrà? 

 Si può fare in ogni caso la domanda per ottenere il Settled Status dove è necessario dichiarare di essere stato in prigione. L’ottenere il Settled Statusperò dipende dalla gravità del crimine commesso.

8. Sono residente in Gran Bretagna da più di cinque anni ed ho lavorato in modo autonomo. Debbo fare domanda diversa da quella che faranno i lavoratori dipendenti? 
 
No, i lavoratori autonomi godono degli stessi diritti dei lavoratori dipendenti al fine di ottenere il nuovo Settled Status. Diverse potrebbero essere solo le prove di residenza richieste dall’Home Office, nel caso il reddito netto dichiarato non abbia dato origine all’obbligo dell’imposizione fiscale ne’ di quella assicurativa.

Il Comites organizza gli incontri su Brexit nelle seguenti localita’:
  • Sutton 12/10/2018
  • Peterborough 16/10/2018
  • Hoddesdon 25/10/2018
  • Hitchin e Cambridge fine novembre
Chi e’ interessato a parteciparvi contatti la direzione per maggiori informazioni.

Se anche il Movimento 5 Stelle vota per il condono a Ischia