giovedì 21 dicembre 2017

Messaggio di Auguri del Console Generale - Natale 2017

Cari connazionali,
desidero farVi giungere a nome mio personale e di tutto lo staff del Consolato Generale d’Italia a Londra il più sincero ed affettuoso augurio per le Festività.
Il 2017 è stato un anno particolarmente impegnativo: questo Consolato Generale è diventato, infatti, il primo dell’intera Rete diplomatico-consolare italiana per dimensioni della collettività di riferimento.
Questo risultato, lungi dal rappresentare un record positivo, è fonte di uno straordinario aggravio di lavoro per gli Uffici del Consolato che, dopo l’esito del referendum sulla Brexit, ha dovuto far fronte al fenomeno dei cosiddetti “emersi”, ossia quei connazionali che, pur vivendo in Regno Unito da diversi anni, non si erano iscritti all’AIRE.
Il suddetto fenomeno di “emersione” dei connazionali ha portato le iscrizioni AIRE dalle 1.800 pre-Brexit alle oltre 3.000 del dopo Brexit, facendo attestare la crescita  di connazionali in Inghilterra e nel Galles a oltre 315.000 iscritti, con altri 400.000 non iscritti ma che richiedono comunque servizi consolari. Si tratta del numero di iscritti più elevato mai registrato da un Consolato nella storia della nostra Repubblica.
Per dare un’idea di tali numeri, è sufficiente ricordare che  gli iscritti presso il Consolato Generale di Londra sono più del totale degli iscritti AIRE in tutti i Consolati italiani negli Stati Uniti.
I numeri confermano tale complesso primato: il Consolato Generale è, con 2.500 passaporti emessi al mese, il primo della Rete diplomatico-consolare, ed è anche primo in Europa per le nascite registrate ed il secondo al mondo per percezioni consolari fatte guadagnare all’erario italiano. Sono, infine, circa 25.000 l’anno i visti rilasciati dal Consolato Generale.
Si tratta, come è evidente, di numeri che mettono quotidianamente a dura prova una struttura che – a fronte delle chiusure degli Uffici consolari di Manchester e Bedford – non può contare su risorse sufficienti per far fronte a tali numeri, ma che ha profuso ogni possibile sforzo per rispondere alla pressione di una comunità italiana che anche dopo il referendum sulla Brexit ha continuato a crescere.
A parità di risorse, abbiamo voluto rispondere alla sfida dei numeri con l’introduzione di strumenti e tecnologie volti a migliorare l’erogazione del servizio, nell’ottica di una progressiva digitalizzazione e di una più dinamica interazione con l’utenza. Tra queste, ricordo l’istituzione di un “Call Centre” dedicato alle richieste di appuntamento per i Passaporti:  attivato dal 2 febbraio scorso, il Call Centre è stato introdotto con l’obiettivo di staccare il Consolato dal sistema di prenotazione online, per il solo Ufficio Passaporti, data la mole di lamentele ricevute nel corso degli anni da parte della collettività con riguardo al sistema “PrenotaOnline”.
Il servizio ha dato, ad oggi, risultati positivi e ha consentito un incremento del 20% nella capacità produttiva dell’Ufficio Passaporti. I principali vantaggi dell’uso del Call Centre rispetto al PrenotaOnline sono da individuarsi nella possibilità per l’utente di interfacciarsi con un operatore che è in grado di identificare il richiedente, verificarne la posizione anagrafica in tempo reale, consentendo di ridurre al minimo il lavoro svolto in back-office dall’Ufficio Passaporti che, una volta ricevuto l’utente e acquisiti i dati biometrici, si trova a lavorare una pratica “pulita” e  che procede alla stampa del passaporto a vista, con notevole soddisfazione dell’utenza.
Ma non basta. Con l’Ambasciata abbiamo, infine, proposto all’Amministrazione un’altra possibile soluzione innovativa e concreta volta al miglioramento qualitativo ma soprattutto quantitativo dei servizi consolari, anche in previsione dell’onda lunga delle conseguenze della Brexit, esplorando la possibilità di ricorrere ad un fornitore esterno di servizi (outsourcing) per le pratiche di rilascio del passaporto. Qualora attuabile, tale soluzione consentirebbe, in prospettiva, di incrementare sensibilmente il numero dei passaporti emessi su base mensile.
Inoltre, nel corso del 2017 abbiamo effettuato complessivamente sei missioni del funzionario itinerante a Newcastle, Bradford e nel sud dell’Inghilterra, per raccogliere le domande di passaporto di tanti connazionali anziani e far sentire loro la vicinanza del Consolato.
Il Consolato Generale continua a essere, in virtù della sua collocazione nella nuova Sede di “Harp House” nel cuore della City, vera e propria vetrina del “Made in Italy” e della creatività italiana. Nel 2017 abbiamo continuato a dare la possibilità a molti giovani artisti e fotografi italiani di esporre, a rotazione,  le loro opere per farle conoscere al pubblico: riceviamo ogni giorno circa 250 persone e molti utenti hanno manifestato apprezzamento per la “galleria” artistica del Consolato. Con tali iniziative vogliamo avvicinare sempre di più il Consolato agli italiani, nella speranza che vedano nella “Harp House” una casa comune, dove riscoprire l’italianità.
Vorrei cogliere l’occasione per formulare un sincero ringraziamento all’Ambasciatore d’Italia, Pasquale Terracciano, da sempre molto vicino alle esigenze di questo Consolato e della comunità italiana in Regno Unito, ed al Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Min. Plen. Luigi Vignali, sempre molto attento alle necessità della Rete e di questo Consolato Generale che si trova quotidianamente ad operare in  “prima linea”.
Concludo, come ogni anno, ribadendo il mio personale ringraziamento alla “squadra” del Consolato Generale: grazie alla professionalità e senso del dovere del personale qui impiegato è possibile rispondere ogni giorno alle numerosissime necessità di una comunità “reale” che è stimabile in oltre 700.000 connazionali. A tutti loro va il mio personale apprezzamento e i più affettuosi auguri per il 2018.
FORMULO A VOI TUTTI, CARI CONNAZIONALI, I MIGLIORI AUGURI PER UN BUON NATALE E UN FELICE E SERENO 2018 !
Massimiliano Mazzanti
Console Generale


Comunicazione del Consolato in m erito alle elezioni politiche del 2018

Nel 2018 avranno luogo le elezioni politiche per il rinnovo delle Camere in Italia.
In vista dell’appuntamento elettorale, su indicazione della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri, vi inviamo in allegato il comunicato recentemente pubblicato sul sito web del Consolato Generale e il modulo di opzione per coloro che, essendo iscritti in AIRE, intendano votare in Italia e non avvalersi della possibilità di votare per posta all’estero, nella circoscrizione di residenza.
Vi saremo grati se vorrete prendere attenta visione del comunicato e dare risalto alla notizia riportata al link seguente: http://www.conslondra.esteri.it/Consolato_Londra/it/la_comunicazione/dal_consolato/elezioni-politiche-2018-campagna.html, nelle modalità più opportune (sito web, newsletter, bacheca), attirando l’attenzione dei connazionali nelle vostre aree di riferimento.

Ove richiesto, potrete fornire al connazionale iscritto in AIRE che intenda optare per il voto in Italia il modulo allegato (l’opzione può essere redatta anche su carta semplice, purché presenti le caratteristiche indicate nel comunicato), con l’indicazione di restituirlo al Consolato di riferimento (in questo caso, al Consolato Generale d’Italia a Londra), entro il 31 dicembre 2017. Il modulo può essere restituito di persona, negli orari di apertura del Consolato, oppure può essere spedito per posta (ordinaria o elettronica), purché sia sottoscritto e corredato da copia di documento di identità.

Consolato Generale d'Italia/
Consulate General of Italy
Harp House
83/86 Farringdon Street
London  EC4A 4BL
United Kingdom

Meglio di Crozza: il discorso di fine 2017 del governatore della Campania condito da una serie di insulti molto creativi



mercoledì 20 dicembre 2017

Si doveva discutere al Senato la legge sui vitalizi (già approvata alla Camera) e il capogruppo del Senato del PD non lo ha messo in discussione al senato.

Richetti, del PD, che si era fatto portavoce della proposta di legge alla Camera... reagisce così...

"manca «quell’etica della parola data». «Se non la ritroviamo….ragazzi, possiamo fare tutta l’azione di governo…». 

«Mi ha fatto molta impressione l’amica dell’Anci che mi ha detto “nell’ultimo anno è la prima volta che parliamo di noi”. (…) Quando un partito arriva a questo dato di stanchezza e sfilacciamento abbiamo un problema enorme…». E «chi non è consapevole di questo è meglio che cambi mestiere». 

"da valutare la Costituzionalità (ovvero valutata da Giuliano Amato?)
Stiamo ancora aspettando la "calendarizzazione..."


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Vedi:

Il caso Boschi spiegato a Matteo Renzi

Tratto dal Fatto Quotidiano.

"Se il conflitto d'interessi c’era ed era tale da non permettere la presenza in consiglio dei ministri della Boschi, perché la Boschi poi parlava con banchieri (Federico Ghizzoni di Unicredit) e istituzioni di vigilanza (Vegas di Consob e Fabio Panetta di Bankitalia)?"

"La Boschi prima ha sostenuto che non ci fosse alcun conflitto di interesse. Poi, a fine 2015, non partecipa ad alcuni consigli dei ministri dove si discute degli interventi su Etruria per evitare accuse di conflitto d’interessi (per questo l’Antitrust la assolve ai sensi della legge Frattini, certificando di fatto l’esistenza dei conflitti d’interesse ma la correttezza dei comportamenti)."

giovedì 23 novembre 2017

Posizione del Comites Londra su Brexit (21 Novembre 2017)

Tratto dal sito del Comites di Londra http://www.comiteslondra.info/brexit/posizione-del-comites-londra-brexit

Posizione del Comites Londra su Brexit

Il Comites di Londra segue con grande attenzione gli sviluppi della negoziazione in corso tra GB ed UE. Con questo documento vuole esprimere la propria posizione sulle problematiche che coinvolgono la comunità italiana.
Il primo ministro britannico Theresa May, ha comunicato la volontà di completare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea il 29 marzo 2019.
La proposta del governo britannico è quella di implementare il sistema di Settle Status per la registrazione dei cittadini europei, sistema che ad oggi non è stato ancora ben definito.
Il Primo Ministro Theresa May, nella lettera ai cittadini europei del 19 ottobre 2017, e la Ministro dell’Interno, Amber Rudd, il 7 novembre 2017, hanno specificato l’intenzione di semplificare il più possibile il processo di registrazione ma molto resta ancora da chiarire.
Durante la conferenza stampa congiunta UE-UK, tenutasi il 10 novembre scorso, al termine dell’ultimo round di negoziazioni, il rappresentante dell’Unione Europea ha notato che alcuni progressi sul tema dei diritti dei cittadini sono stati fatti e che nonostante ciò, questi non sono stati ritenuti sufficienti per poter procedere alla seconda fase di negoziazione.
Attualmente i negoziati sono fermi alla prima fase volta a trovare un accordo su:
  1. Divorce Bill
  2. Diritti dei cittadini
  3. Confine fra la Repubblica dell’Irlanda e Irlanda del Nord
Rispetto ai negoziati attualmente in corso, il Comites di Londra prenderà delle iniziative politiche e sociali a tutela degli interessi delle comunità dei cittadini italiani.
Questo Comites, eserciterà pressione sulle istituzioni italiane e britanniche, in rappresentanza degli interessi della cittadinanza, sulle seguenti tematiche:
  1. Mantenimento di tutti i diritti acquisiti come cittadini UE, compreso il ricongiungimento familiare ed il diritto di voto all’elezioni amministrative.
  2. Procedura semplice e non discriminatoria per avere il nuovo status post Brexit.
  3. Garanzia che a tutti i cittadini italiani emigrati prima del 1973, che posseggono l’Indefinite Leave to Remain (precedentemente chiamato Settlement Status), vengano garantiti gli stessi diritti che hanno acquisito come cittadini UE, ottenendo automaticamente il nuovo status, senza nessuna procedura di application.
  4. Garanzia che per tutti i cittadini italiani in possesso della Permanent Residence, venga garantito il nuovo status in modo gratuito, con una procedura di application
  5. Richiesta che per tutti i cittadini italiani iscritti all’AIRE faccia testo la data di iscrizione per provare la durata della propria residenza del Regno Unito ai fini dell’application per il Settled
  6. I Consolati e l’Ambasciata debbono sostenere e difendere la comunità più anziana nel caso di assenza di documenti che certificano la continuità dell’ILR, per far sì che l’Home Office non si comporti in modo discriminatorio nei loro confronti.
  7. Il Ministero Affari Esteri, per tramite della Missione Diplomatica, deve intervenire e supportare questo COMITES nel caso venga rigettata, a qualsiasi cittadino italiano che abbia maturato i 5 anni di residenza, la domanda per acquisire il nuovo status per rimanere nel Regno Unito.
  8. In accordo con la posizione dell’UE, ci sia un livello di giudizio indipendente che garantisca l’applicazione dei diritti condivisi derivanti dagli accordi UE – UK.
In questa fase storica è importante l’unione di tutte le realtà italiane presenti sul territorio, indipendentemente dall’appartenenza partitica e politica.
Il Comites Londra s’impegna a collaborare e a promuovere la coordinazione di tutte le realtà istituzionali, dei patronati e delle associazioni, per tutelare e sostenere i diritti dei cittadini italiani, per far in modo che la comunità tutta possa essere sempre aggiornata ed informata sugli sviluppi della negoziazione.
Tutti i Comites, i Patronati e le associazioni devono collaborare assieme per l’obiettivo comune, ovvero la tutela dei diritti di cittadinanza europea acquisiti dalla comunità italiana.

domenica 29 ottobre 2017

Tesi copiata all’Imt. L’indagine segreta che salva la Madia

Anomalie italiane. Tratto da il "Fatto Quotidiano"
<<L’Imt, però, vuole tenere segreto il verbale conclusivo dell’indagine e i nomi degli esperti chiamati nella commissione che ha analizzato il testo della Madia: “Riteniamo di non aggiungere alcunché al comunicato stampa emesso ieri pomeriggio (venerdì, ndr)”, ha detto Pietro Pietrini, direttore di Imt, che è l’unico autorizzato a commentare la vicenda.
“Rendere pubblici i nomi dei membri e le conclusioni dell’inchiesta è una procedura standard, per un’ovvia questione di trasparenza”, spiega invece Ben Martin, direttore di Research Policy, rivista di riferimento internazionale per gli standard sul plagio, che ha analizzato la tesi della Madia riscontrando “un inaccettabile livello di plagio.” Per Roberto Perotti, ordinario di Economia all’Università Bocconi di Milano, “è inspiegabile che Imt non voglia rivelare i nomi dei componenti e le conclusioni della perizia. Perché mai non si possono avere i dettagli?”>>


mercoledì 10 maggio 2017

Progetto "Primo Approdo – BREXIT”: il 24 maggio 2017, ore 18.00 - Consolato Generale d'Italia a Londra


Ambasciata d’Italia, Londra – Consolato Generale d’Italia, Londra Progetto "Primo Approdo – BREXIT” 

Il Progetto “Primo Approdo”, nato su ispirazione dell’Ambasciatore Pasquale Q. Terracciano ed inaugurato dal Consolato Generale d’Italia a Londra nel gennaio 2014, ha rappresentato la risposta all’eccezionale flusso migratorio di giovani italiani in Inghilterra e nel Galles che intendevano effettuare esperienze di studio, linguistico-lavorative o che erano semplicemente alla ricerca di nuove opportunità di impiego. Obiettivo del Progetto era quello di aiutare i nostri connazionali a operare con maggiore consapevolezza ed efficacia nella complessa realtà inglese. 

Nel biennio 2014-16, gli incontri di orientamento gratuito realizzati nell’ambito di “Primo Approdo” hanno visto la partecipazione di oltre mille giovani connazionali. Dal 23 giugno 2016, tuttavia, l’esito del Referendum consultivo sulla cosiddetta “Brexit”, ha imposto l’esigenza di ripensare il progetto “Primo Approdo”: non più e non solo nell’ottica dell’assistenza ai giovani connazionali appena trasferitisi nel Regno Unito, bensì dell’offerta agli stessi di una sede istituzionale di incontro e confronto sui temi sollevati dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. 

Per tale ragione nasce “Primo Approdo – Brexit”, progetto che si concretizza, come da tradizione, in incontri a cadenza mensile presso il Consolato Generale d’Italia a Londra. Gli incontri - che sono gratuiti ed aperti, previa registrazione, a tutti i connazionali - vedranno la partecipazione, di volta in volta, di esperti di settore (legale, tributario/pensionistico, sanitario), che – oltre a fornire consulenza sul quadro giuridico britannico nel settore di rispettiva competenza – si metteranno a disposizione del pubblico per un confronto e un primo scambio di idee sui temi che ruotano attorno alla Brexit e che interessano principalmente, ma non solo, i connazionali di più recente immigrazione nel Regno Unito. Nel rammentare che la gestione della Brexit non è materia di competenza diretta delle Istituzioni italiane, 

“Primo Approdo – Brexit” vuole costituire un primo “Help Desk”: un’occasione di incontro, in una cornice istituzionale, per uno scambio di idee, punti di vista ed esperienze della collettività italiana in Inghilterra e nel Galles, avvalendosi della competenza e professionalità di esperti italiani da tempo operanti nel Regno Unito. 

In questa prima fase, questi incontri dovranno naturalmente tener conto del fatto che su gran parte delle questioni relative allo status dei cittadini UE nel Regno Unito dopo la Brexit, ancora non vi sono indicazioni e che dovranno essere i negoziati fra l’Unione Europea e le Autorità britanniche a fornire direttive univoche e definitive in materia. 

Il primo incontro di "Primo Approdo - Brexit" si terrà presso il Consolato Generale d'Italia a Londra (83/86 Farringdon Street, EC4A 4BL) il 24 maggio 2017, dalle ore 18.00 alle ore 20.00. La partecipazione all'incontro è gratuita ed è consentita fino ad esaurimento posti. 

Per iscriversi è necessario compilare il formulario disponibile qui

Per informazioni e domande frequenti sulla Brexit, si rimanda all'apposita sezione disponibile sul sito web dell'Ambasciata d'Italia a Londra

mercoledì 26 aprile 2017

Tragitalia - 26 Aprile 2017

Per capire il NO dei dipendenti al referendum Alitalia, vi basta una sola parola: aspettative.
Chi ha votato NO, infatti, si aspetta un trattamento uguale a quello descritto da questo articolo di Gian Antonio Stella, del dicembre 2015.
Ancora e sempre #GrazieSilvio
"Come sia andata si sa. Lo ricordava nove mesi fa un dossier Inps. Che spiegava come il «salvataggio» della compagnia aerea aveva ancora agli inizi del 2015 uno strascico di quasi diecimila cassintegrati. Dei quali 152 benedetti da un assegno mensile tra i dieci e i ventimila euro e «casi limite in cui la prestazione si avvicina ai 30 mila euro lordi al mese».
E ancora.
"Per capirci: i cassintegrati delle varie compagnie aeree in crisi (nella stragrande maggioranza Alitalia) possono contare sull’80% «della retribuzione comunicata dall’azienda all’Inps al momento della richiesta del trattamento integrativo, fino ad un massimo di 7 anni». Sette lunghissimi, interminabili anni. Risultato: a dispetto delle promesse («senza oneri»...) la «cassa» era stata alimentata, per fare fronte al salasso, con un pubblico balzello pagato da ciascun passeggero aereo (di tutte le compagnie, anche quelle straniere) atterrato o decollato in un aeroporto italiano. Un euro, all’inizio. Poi due. Poi tre. Su tutti i biglietti. Dal low cost da pochi spiccioli al più lussuoso business intercontinentale. Di fatto, una soprattassa scaricata sui conti di tutti."

martedì 25 aprile 2017

Alitalia e le promesse a suo tempo di Renzi



Quando Renzi festeggiava: "Il decollo Alitalia è il decollo dell'Italia" [giugno 2015]

Licenziare e chiudere Alitalia subito!

martedì 21 febbraio 2017

Spesa Pubblica italiana costantemente sopra le entrate dal 1995 al 2015 (e oltre...)


Lo capite che l'italia farà DEFAULT o no? 
Nel grafico il motivo: spesa pubblica SEMPRE superiore alle entrate. Finchè la spesa non sarà drasticamente diminuita la situazione economica non farà altro che peggiorare. Colpa degli evasori un paio di .... #ancap #parassiti #statoladro

giovedì 16 febbraio 2017

mercoledì 1 febbraio 2017

Consolato di Londra: Servizio Telefonico interno di Prenotazione Appuntamenti Pomeridiani per l'Ufficio Passaporti

Si fornisce qui di seguito il link relativo al Servizio Telefonico interno di Prenotazione Appuntamenti Pomeridiani per l’Ufficio Passaporti operativo dalla data odierna:

http://www.conslondra.esteri.it/consolato_londra/it/i_servizi/per_i_cittadini/passaporti/prenotazione-passaporto-tramite.html

Cordiali saluti/Kind regards,

Consolato Generale d'Italia/Consulate General of Italy
83-86 Farringdon Street
London EC4A 4BL
www.conslondra.esteri.it



venerdì 13 gennaio 2017

Convocazione seduta ordinaria del Comites di Londra - 15 gennaio 2017

Seduta ordinaria del Comites di Londra Domenica 15 gennaio 2017
Il Presidente del Comites di Londra Pietro Molle ha indetto una riunione del Comites della circoscrizione di Londra Domenica, 15 gennaio 2017, dalle 11.30 alle 14.30 (orario di chiusura ipotetico).
presso:
SCALABRINI FATHERS
20 Brixton Rd,
London SW9 6BU


La seduta prevede il seguente ordine del giorno:
  1. Approvazione del bilancio consuntivo 2016
  2. Discussione in merito alle attività in programma nei mesi di gennaio e febbraio p.v
  3. Contabilità e situazione finanziaria del Comites
  4. Ricerca sulla Comunità Italiana in collaborazione con l’Università Nicolò Cusano
  5. Approvazione del verbale della recente seduta del Comites
  6. Varie ed eventuali
A discrezione del Presidente della seduta: interventi del pubblico.
Ipotetico orario di chiusura dei lavori: 14:30.
Il pubblico potrà assistere alla seduta. Compatibilmente con le esigenze di orario di chiusura dei lavori, il Presidente della seduta avrà la facoltà di concedere la parola ai membri del pubblico che ne abbiano fatto richiesta al Segretario all’inizio della seduta.

Per informazioni scrivere a: segreteria@comiteslondra.info

mercoledì 11 gennaio 2017

Che delusione la lista di chi é esposto con MPS (gennaio 2017)



Da Libero: "Ma i problemi di Mps non si fermano alla Toscana e zone circostanti. La forte presenza in Lombardia attraverso la Banca Agricola Mantovanaovviamente l'ha portata in stretti rapporti d'affari con il gruppo Marcegaglia che ha sede da quelle parti. Fra l'altro Steno, fondatore dell'azienda siderurgica, era stato uno dei soci della Bam che aveva favorito l'ingresso di Siena. Tutto bene fino a quando al timone è rimasto il vecchio. Poi è toccato ai figli Antonio ed Emma. Complice la crisi economica, hanno accumulato un'esposizione di 1,6 miliardi che le banche hanno dovuto ristrutturare aggiungendo altri 500 milioni."

Ma anche il Fatto Quotidiano: "Mps, altro che i cento debitori: fuori i nomi di chi ha permesso i finanziamenti"