martedì 29 settembre 2015

Risultati Elezioni CGIE Regno Unito 2015

Il 26 settembre 2015 si è svolta presso l’Istituto Italiano di Cultura l’Assemblea Paese per l’elezione dei 2 membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) assegnati al Regno Unito.

Hanno partecipato 43 elettori (su 53 componenti l’Assemblea).

L’elezione dell’Ufficio di Presidenza, è risultata la seguente: Presidente: Leonardo Simonelli Santi (Presidente “Club di Londra”); Vice Presidente: Ezio Luigi Fabiani, (Comites Londra); Segretario: Emanuele Bernardini (Comites Manchester); Segretario: Michele Andrea Pisauro (Comites Londra).

I candidati sono stati 8, (6 facenti parte dell’elettorato attivo e 2 dell’elettorato passivo), tutti in possesso della cittadinanza italiana.

Al termine dello scrutinio, il Presidente ha dato lettura dei seguenti risultati:

Schede votate: 42
Schede bianche: 1
Schede nulle: 0

Preferenze:

- Luigi Billé: 15

- Manfredi Nulli: 11

- Roberto Stasi: 7

- Alberto Bertali: 6

- Maura Favretto: 2

- Bruno Cabrelli: 1

- Claudio Antonucci: 0

- Fiorentino Manocchio: 0

Voti validi: 42.

L'Assemblea ha eletto i seguenti candidati:

1) Luigi Billé (Comites di Londra)

2) Manfredi Nulli (candidato esterno)


per saperne di piu' - il CGIE sul sito della Farnesina

Solo in Italia: le partecipazioni azionarie di un sindacato (che con la missione sindacale non hanno nulla a che fare)

Interessante sapere che in Italia i sindacati dei lavoratori possono dedicarsi al business spicciolo con partecipazioni azionarie...

Dopo le polemiche la Cisl vende Eustema, la società informatica che fa affari con gli enti previdenziali. Ma l’operazione potrebbe essere solo un passaggio

Fino a poco tempo fa il 35,5% di Eustema faceva capo alla Cisl per il tramite di Finlavoro, holding di partecipazioni del sindacato.

 

mercoledì 23 settembre 2015

Che succederá al La Zanzara con il nuovo DDL intercettazioni?

Sì della Camera al ddl penale con la riforma delle intercettazioni. Bagarre in Aula: M5S imbavagliati

Dopo il via libera di Montecitorio, con 314 sì, 129 no e 51 astenuti, il ddl passa al Senato


Le registrazioni o le riprese effettuate in maniera fraudolenta potranno essere utilizzate dal cronista, purché ciò serva ad esercitare il diritto di cronaca.

In base al nuovo testo della delega sarà invece punibile con la reclusione fino a quattro anni, «la diffusione, al solo fine di recare danno alla reputazione o all’immagine altrui, di riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni, anche telefoniche, svolte in sua presenza ed effettuate fraudolentemente».

La punibilità sarà invece esclusa «quando le registrazioni o le riprese sono utilizzate nell’ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l’esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca».


martedì 22 settembre 2015

Notizie che Fanno male agli Italiani: la Volkswagen truccó i dati sulle emissioni delle auto diesel

Sarebbe facile fare dell'ironia del tipo "se fossero stati gli italiani a fare una cosa del genere ci avrebbero dato dei soliti imbroglioni inaffidabili invece sono i tedeschi e lo scandalo si mormora sottovoce!". Per chiudere tutti all'unisono "l'occasione fa l'uomo ladro", "cosí fan tutti" e "tutto il mondo é paese".

Questo peró é un grosso problema per gli italiani. I nostri comportamenti quotidiani sono troppo spesso improntati all'inciviltá, al menefregjhismo, al fregare gli altri e all'essere sempre guardingo che nessuno ti stia fregando (ma solo perché non vuoi che gli altri facciano a te quello che tu cerchi sempre di fare agli altri!).

Se l'Italia deve cambiare, in meglio, noi italiani dobbiamo iniziare ad assumere dei comportamenti individuali corretti nei confronti degli altri. La corruzione fa male a tutti e se tu freghi il posto a uno che é in fila davanti a te, te ne dovresti vergognare non solo per una questione di correttezza morale ma soprattutto perché é un comportamento individuale che se moltiplicato per 60 milioni rende il sistema ingovernabile, inaffidabile e ci condanna al DECLINO.

Per questo ci conforta sapere che almeno all'estero le basi per la correttezza tra persone esistono. Per questo ci piace poter confrontarci con paesi, magari frettolosamente ma efficacemente, definiti "civili". Il confronto ci aiuta a migliore noi stessi, ci dá un punto di riferimento cui ambire, ci fornisce una fonte di ispirazione.

Se un'azienda tedesca imbroglia sui test delle auto non ci fa un favore anche se per una quindicina di giorni la nostra industria automobilistica venderà qualche auto in piú rispetto al solito. Ci fa un grandissimo torto perché l'Italiano medio potrá di nuovo cullarsi nel "tutto il mondo é paese" e continuare ad avere scuse per non cambiare e per non migliorarsi.

===============================

Corriere della Sera del 22 Settembre 2015
Emissioni «truccate» su auto diesel - scandalo Volkswagen 

Scopri l’Inghilterra: Highclere Castle (quello di Downton Abbey)

lunedì 21 settembre 2015

Serve un nuovo giornalismo per raccontare le Mafie

Non esiste il giornalismo libero e per sancirlo c'é pure l-assenza pressoché totale di editori puri cioé di persone che di mestiere facciano solo il proprietario di giornali e tv e che non si intromettano nella linea editoriale dei loro giornali. Anzi, che accettino pure le critiche legittime, fatte a loro dai giornalisti delle loro testate.

Non serve che ci si ricordi che le testate pubbliche in giro per il mondo pullulano di raccomandati dalla politica e che quindi non criticheranno mai i partiti o gli esponenti politici che li han portati ad avere quel tal lavoro. La lottizzazione porta a far critiche telecomandate, e a prescindere, solo agli avversari politici facendo finta di fare "informazione obiettiva". Spesso l'unica informazione obiettiva sarebbe l'autocritica.

Sempre in giro per il mondo, esistono editori proprietari di televisioni e giornali che poi si buttano in politica e usano i loro organi di stampa come cassa di risonanza. E' chiaro che anche in questo caso non puoi aspettarti obiettività'.

Si finisce poi nei casi in cui la malavita controlla i giornali e li usa come megafono proprio se non addirittura per lanciare messaggi segreti tra gruppi di affiliati o gruppi rivali.

Fin che si parla di casi come quelli di cui sopra, sappiamo che non c'é speranza di rimedio per cui meglio cercare di modificare le abitudini dove si possono facilmente cambiare.

E qui cade a fagiolo il discorso criminalità organizzata sotto forma di mafie di vario colore e ordine. La domanda che ci si pone é> perché il linguaggio giornalistico corrente é tendende a giustificare le azioni mafiose piuttosto che rimanese neutro o, magari pure negativo nei confronti delle azioni criminali?

Sui giornali italiani si legge ancora che "Tizio é stato giustiziato in strada", "Un'esecuzione ha lasciato vittima Sempronio", "Sequestrata la casa del boss", "Latitante il boss Tal dei tali"...

Iniziamo col cambiare i termini: "giustiziare" raccoglie in se il concetto di "eseguire un atto di giustizia" e se usato in riferimento ai morti ammazzati dalla malavita organizzata li rende istintivamente colpevoli di aver violato la giustizia. O quantomeno un "giustizia". Non c'é giustizia nella malavita, solo barbarie. Si abolisca l'uso della parola giustiziato in questi contesti! Si usi "barbaramente assassinato" piuttosto.

"Esecuzione" ha la stessa impronta. Che si sia d'accordo o meno, la pena di morte é una pena prevista da codici penali di molti paesi al mondo. Alcuni dei quali anche riconosciuti come paesi "civili" (USA e Giappone ad esempio). Questi paesi hanno un ordinamento legale che sanciscono le "esecuzioni". Lasciamo l'uso di questa parola in riferimento all'estrema decisione di quei ordinamenti legali e statuali. La mafia non fa esecuzioni, fa "assassini", fa "orribili eccidi". Usate quelle espressioni che non han nessun riferimento a un qualsivoglia sistema legale e di Stato.

C'é poi la parola "boss". Un boss é qualcuno che comanda, che dirige, é un capo. Lasciamo la parola all'uso anglosassone del termine, che é di uso corrente ed ha un'accezione positiva, e non rubiamo l'aura di leadership che trasmette e di privilegio che ai mafiosi non spetta. "Spietato assassino a capo di una banda criminale" se é troppo lungo puó anche andar bene "principale mafioso", "capofila", "capobanda" o quel che volete.

Cari giornalisti, togliamo termini enfatici dagli articoli sulla mafia. Basta poco per cambiare abitudini ed atteggiamento mentale.

Il lato oscuro delle missioni militari degli Occidentali all'estero: tacere sui soprusi, anche i più odiosi

Domenica sera sulla TV inglese é andato in onda uno dei soliti programmi che quassù piacciono molto dopo i talent, il giardinaggio e i programmi degli chef: il mondo militare con dei civili che si sottopongono all'addestramento dei SAS, i corpi speciali fiore all'occhiello del mondo in divisa anglosassone.  Nella fattispecie era il programma Special Forces: Ultimate Hell Week sulla BBC2 .

Ebbene, nel programma si faceva vedere un aspetto che viene curato nella preparazione di truppe destinate ad operare in teatri segreti dove occorre entrare in contatto con forze ribelli, partigiani, guerriglieri di paesi con culture e modi di vivere diversi da quelli occidentali. Uno dei punti fondamentali del training era quello di portare delle munizioni a un gruppo di combattenti dispersi sulle montagne. Nello scenario si trattava di combattenti "alleati" pertanto si doveva consegnare le armi e stabilire delle relazioni positive per mantenerseli amici e collaborativi. Ecco, questo ultimo punto é quello piú critico. certo portare delle armi e munizioni pesanti dentro casse di legno su per le pendici di una montagna per consegnarle ai "guerriglieri" di turno é difficile e richiede allenamento e prestanza fisica tipica delle forze speciali, peró quello che alla BBC han mostrato andava oltre. All'arrivo al campo, il capo dei "guerriglieri" (nel caso specifico del training, un colonnello dell'esercito australiano) offre del cibo locale ai nostri soldati e come regola, questi devono accettare proprio per non urtare le sensibilità dei locali e giocarsi così la loro collaborazione. Non solo, devono "disinnescare" ogni potenziale battibecco o confronto aspro e cercare di stare calmi e non rispondere alle provocazioni (es. se un guerrigliero offende tua madre perché il tuo governo non ha mandato abbastanza armi o tarda nei soccorsi promessi). 

Il punto é chiaro, c'é gente con armi in mano, spesso non si tratta di militari di professione e quasi sempre é gente dal grilletto facile e magari pure indirizzata da ideologie forti e violente. 

Ora, il caso volle che passasse sulla stampa nazionale Italiana questa notizia: 

Afghanistan: soldati Usa obbligati a ignorare gli stupri su minori

Il New York Times rivela: casi segnalati ma nessuna punizione contro agenti locali. 
Il racconto di un militare: «Durante la notte li sentivamo gridare, ma non potevano far nulla. Non ci era permesso»

Ebbene, mettendo assieme le due cose, si fa presto a capire che le missioni piú o meno segrete all'estero non son cosa facile da gestire e si capisce anche che il valore strategico dell'obbedienza incondizionata da parte di chi porta la divisa grigioverde sia qualcosa che in alcuni casi andrebbe rivisto. Essere complici, involontari, ma pur sempre complici di certi atti e comportamenti é qualcosa che non si puó tollerare.

Peggio, quello che non si puó tollerare é il fatto che notizie del genere non finiscano sulle prime pagine dei giornali occidentali e non si prestino a un dibattito intelligente sul ruolo legittimo delle forza armate occidentali in teatri di guerra fuori dalla Patria. 

Non puó mai essere rose e fiori e la ragion stato é la ragion di stato ma l'Occidente non puó dar lezioni al mondo se non segue le proprie regole di civiltà ovunque e con tutti. 

Altrimenti non possiamo lamentarci se l'orrore non avrá mai limiti.   

(AP) Valli a riconoscere: Friends or Foe? 
 

venerdì 18 settembre 2015

mercoledì 16 settembre 2015

Londra: PROGETTO "PRIMO APPRODO"- Prossimo incontro di orientamento in Consolato per giovani connazionali (6 ottobre 2015)

PROGETTO "PRIMO APPRODO" - Prossimo incontro di orientamento in Consolato per giovani connazionali (6 ottobre 2015).

Si terrà il prossimo 6 ottobre alle ore 18 presso il Consolato Generale d’Italia (83/86 Farringdon

Street, London EC4A 4BL) un nuovo incontro di orientamento per giovani connazionali in Inghilterra e nel Galles. Nel corso dell’incontro si parlerà di lavoro (come cercare lavoro, come scrivere un CV, aspetti di legali e di fiscalità, ecc.). Ospite speciale della serata sarà la nota scrittrice italiana Simonetta Agnello Hornby che illustrerà la sua lunga esperienza di vita nel Regno Unito.

La partecipazione è gratuita; per partecipare all'incontro è necessario prenotare utilizzando l'apposito formulario online. Per maggiori informazioni e per accedere al formulario online, visitare il sito e cliccare sul banner rosso.

La registrazione audio degli interventi dei relatori agli scorsi incontri è disponibile sul canale YouTube del Consolato Generale

Sulla home page del sito internet del Consolato Generale d’Italia e nell'apposita sezione "Primo Approdo" è possibile altresì trovare un "Manuale pratico di orientamento alla vita in Inghilterra/Galles", redatto dal Consolato Generale d'Italia a Londra in collaborazione con esperti di settore, che affronta molti dei temi oggetto degli incontri in Consolato Generale e costituisce un ausilio indispensabile per un primo orientamento nel Paese:


lunedì 14 settembre 2015

Il PD relatore della legge sul Finanziamento ai partiti: Camera vota legge che elargisce fondi senza controlli

Indirizziamo i lettori a questo post del blog del Movimento 5 Stelle:

#LoChiamavanoBoccadutri


Va dato atto al Movimento 5 Stelle, con il quale, da parte di noi liberali, esistono infinite divergenze soprattutto sul piano della visione dell'economia, di aver definitivamente rinunciato a 42 milioni di euro di "rimborsi elettorali" (l'eufemismo con il quale i partiti esistenti hanno chiamato il generoso finanziamento pubblico a pioggia).

L'ex tesoriere di SEL Sergio Boccadutri, ora con il PD, è stato il relatore di una legge che ha fatto titolare così al Fatto Quotidiano: "Finanziamento ai partiti, Camera vota legge che elargisce fondi senza controlli. M5s protesta, lancia banconote in Aula"

La Casta fa quadrato: sbloccati 45,5 milioni di euro senza alcuna verifica sui bilanci. Nonostante le delibere degli Uffici di presidenza di Camera e Senato, che avevano congelato i versamenti. Di Maio: “Calcio in bocca a chi lavora ogni giorno”. Fraccaro: “Condono ad partitum, ladri erano e ladri sono rimasti”. Il Pd: "La legge non toglie le verifiche". 

Ecco dunque l’ennesimo colpo di spugna: l’emendamento alla proposta di legge presentata dal deputato Sergio Boccadutri (Pd) a firma della collega di partito Teresa Piccione (Pd), già approvato in commissione e quindi parte del testo approdato in Aula, che permette alle diverse forze che siedono in Parlamento – ad eccezione del Movimento 5 Stelle, che ha rinunciato – di spartirsi una torta complessiva di 45,5 milioni senza alcun controllo sui bilanci. (dal Fatto Quotidiano)


giovedì 10 settembre 2015

Il fastidio quando i termini "migrante" e "profugo" sono usati come sinonimi

Non con migranti, bensì con profughi
"Balle, fottute balle e statistiche" è il celebre detto per concludere che puoi metterci tutti i numeri che vuoi tanto poi alla fine è l'interpretazione e l'uso che si fa dei numeri, più o meno fuorviante, che farà la storia, non i numeri in se. 

Si potrebbe dire la stessa cosa della questione "migranti". In principio i termini cambiano con le epoche storiche e fin qui nessuno ha nulla di dire. Fa parte dell'evoluzione sociale, culturale e storica. Se io dico "Vatussi" voi direste "gli altissimi signori di colore" e sareste a disagio a dire "gli altissimi negri", però negli anni Sessanta la si pensava in maniera diversa su quella parola e non si offendeva la sensibilità di nessuno. I tempi son cambiati ed è legittimo non usare la parola "negro" se si ha meno di 70 anni.  

Fino a qualche decennio fa erano "paesi del terzo mondo" poi son diventati "paesi emergenti". Fino a poco tempo fa erano "vu cumprà" e "extracomunitari" (che però non si riferiva agli extra UE Norvegesi, Americani e Svizzeri...). Ci fu poi il periodo degli sbarchi dall'Albania e all'epoca dire "sei proprio un albanese" non significava esattamente dire che eri un fighetto di via Montenapoleone. Ora la parola "albanese" non evoca granchè di negativo. Agli Italiani era successa una cosa simile con le migrazioni più o meno stagionali e più o meno stabili in Svizzera dove negli anni Sessanta eri ritenuto uno "zingaro" se venivi dal Bel Paese. Pure li sarebbe cambiato l'insulto e magari ti avrebbero dato dello ROM fosse stato oggi...

Arrivò poi l'ondata di "immigrati". "Immigrato" è una parola neutra ma avendo assunto nell'immaginario collettivo l'equivalenza di africano-che-spaccia-in-stazione-e-ogni-tanto-ruba-e-violenta è caduto in rapido disuso in favore di "migrante". Anche se tecnicamente "immigrato" evoca l'idea di qualcuno che ora si è stabilito qui mentre "migrante" è uno che potrebbe essere di passaggio. 

Il problema è che non si può assimilare tutto e tutti nel concetto di "migrante". Pure un latitante è un "migrante". Ad ogni modo esiste una distinzione precisa se si guarda al sistema sociale ed economico tra "migrante legittimato a stare qua", "migrante che forse è utile che stia qua" e "migrante da rimpatriare subito".  

Sia la sinistra buonista che la destra razzista non van per il sottile così per la sinistra politically correct tutti, ma proprio tutti, son "migranti buoni" ovvero profughi che scappano quindi da guerre, persecuzioni politiche, religiose, etniche, razziali come pure sono "buoni a prescindere" i "migranti economici". Per la destra cripto-razzista son tutti "migranti inutili" o perchè disertori (tipo "mio nonno ha fatto il partigiano/il camerata, mica è scappato in Spagna durante la guerra civile!") o perchè anziani e bambini che non servono al sistema economico, anzi, sono deleteri per i costi che impongono servizi sociali o perchè, ma non lo si dice apertamente, hanno una religione diversa che si ritiene non si integrerà mai con usi e costumi nostri. 

A proposito, non si usa mai il termine "sfollato" che è quello che userebbero per me e per te se il fiume dietro casa esondasse o se ci fosse il terremoto. Ma di fatto saremmo dei "profughi", magari profughi interni ma sempre profughi.   

Il discorso dovrebbe essere semplice:

- se sei di nazioni di conflitto o di forte tensione sociale sei un profugo (costretto a scappare) e quindi sei un richiedente asilo o un avente diritto all'asilo perchè vieni da una nazione che il governo italiano riconosce come nazione in stato di guerra (eg. Siria) o afflitta da persecuzioni settarie (eg. Sud Sudan) o da regimi coercitivi (eg Eritrea).

- se vieni da nazioni non appartenenti al gruppo di cui sopra allora sei un "migrante economico" (eg dal Marocco) e quindi puoi essere "utile" all'economia se sei un bracciante agricolo (vista la bassa automazione della nostra agricoltura soprattutto al Sud) o sei un tecnico specializzato (eg un tornitore) o sei semplicemente "non spendibile nel nostro sistema economico" in particolare se sei un anziano, un bambino o una donna che non lavora. 

Insomma, giornalisti, identificate subito se state parlando di "profughi" o di "migranti economici". Chiamare tutti "migranti" è etimologicamente corretto ma resta una furbata che soddisfa solo la vostra pigrizia e contribuisce a non far chiarezza. Sempre che quello non sia il vero scopo della propaganda... 

Sondaggi Politici - Estate 2015

Gli ultimi sondaggi politici:

- Piepoli: Sondaggi: Piepoli, Pd 33%, M5s 25,5%

Bechis: Ignazio Marino sindaco di Roma non può dare lezioni morali a nessuno

mercoledì 9 settembre 2015

A futura memoria: reporter (?) ungherese scalcia i profughi siriani che fuggono dalle sofferenze di una guerra

Fogolar Furlan: nasce ufficialmente a Londra Sabato 26 Settembre 2015


Regole più strette per soggiornare in Inghilterra? Gli atenei UK non ci stanno

Vabbuò, arrivederci e tante grazie

Dopo le dichiarazioni del ministro Theresa May regole più strette per soggiornare in Inghilterra, rispondono le università inglesi e non ci stanno

Gli atenei: «Con gli studenti internazionali, sistema moderno e competitivo». Dall’Italia 10mila arrivi all’anno.

Sbarramenti?

Ad esempio, Bill Clinton o Benhazir Bhutto hanno studiato ad Oxford, il che fa capire il tradizionale respiro internazionale delle università inglesi. Pure dalla Scozia arrivano i dissensi del partito nazionalista scozzese che, dalle colonne del quotidiano separatista The National, ha ricordato quanto gli studenti internazionali abbiano reso competitivo il sistema di istruzione di Sua Maestà rispetto al resto del mondo. 

E' ovvio anche alle matricole di Scienze Politiche che la sterzata a destra dein Tories è figlia della tremarola causata dallo UKIP più che da «ossessione cripto razzista». Vero anche che alle ultime elezioni lo UKIP non ha sfondato e che i Tories di fatto governano in una situazione di egemonia. Perchè tanto astio contro gli stranieri dunque?

"Lo sapete dove ve la potete mettere la
richiesta di entrare in inghilterra a studiare?"
Ricordiamo al lettore che negli Stati Uniti il Texas fa casino contro gli immigrati mentre la California, silenziosamente, fa lobby perchè ne arrivino sempre più soprattutto nella stagione della raccolta della frutta. E guarda caso, al pari di gran parte delle nazioni occidentali (inclusa l'Italia) Washington finisce sempre per garantire delle sanatorie di massa. Evidentemente alla lunga le considerazioni economiche californiane vincono sulle chiusure (legittime o meno che siano) dei texani. 

A Londra resta una partita tutta politica da giocare nei prossimi mesi, decisivi per capire quanto la proposta della leader tory riesca a far breccia anche a Westminster.

mercoledì 2 settembre 2015

Pliis visit Italy: Napoli, lo scippo in diretta: al turista viene rubato orologio da 35mila euro

La domanda che tutti si fanno, come faceva a sapere che il taxi sarebbe arrivato proprio in quel punto con un turista con cotanto orologio?

Premonizioni extrasensoriali?

martedì 1 settembre 2015

Parole con molto senso. Come non essere d'accordo con Matteo Renzi!



Ecco il discorso più sensato di Matteo Renzi :D
Posted by TzeTze on Martedì 1 settembre 2015