martedì 30 settembre 2014

Chi se ne frega dei #COMITES!

Segnaliamo l'articolo in "Italia chiama Italia" del 07-09-2014

Italiani all’estero, cara Garavini (Pd) ma lei ci prende tutti per cretini? – di Nello Passaro


"Onorevole, basta raccontare favole! Chissenefrega dei Comites! Davvero vuol farci credere che l’attuale governo sia vicino agli italiani nel mondo? Per cortesia! Pensi piuttosto all’Imu, a Tasi e Tarsu per noi italiani all’estero. Pensi alle ambasciate e ai consolati che chiudono. Basta con certe sue sparate che sono una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di connazionali residenti oltre confine."

Gulp! 

sabato 27 settembre 2014

venerdì 26 settembre 2014

#COMITES e #CGIE: anche il #M5S in Europa è critico

Interessante vedere come le posizioni contro gli sprechi di denaro pubblico e di tempo dei cittadini che lavorano siano un tema trasversale.

Qui quello che ne pensa il #M5S in Europa: ABOLIRE IL CGIE E COMITES - NON SONO LA STESSA COSA

E sul Blog di Beppe Grillo 


mercoledì 24 settembre 2014

#COMITES: vanno chiusi e basta!

Nella Campagna elettorale delle Politiche del 2013 se n’era discusso ed erano arrivate delle dettagliate segnalazioni su sprechi e clientele.

Su Comites e Cgie una nostra fonte autorevolissima aveva riassunto dicendo che “non servono e i posti vanno sempre ad un paio di vecchi volti noti”.

Inoltre un elettore che s’era trovato a svolgere alcune funzioni per un COMITES ci scrisse:
“Nello svolgimento della mia funzione XXXX ne ho viste veramente di tutti i colori in termini di spese inutili e/o gonfiate con maggiorazioni rispetto al costo normale di mercato: cancelleria, stampa materiale pubblicitario, inserzioni a pagamento, acquisto di laptop, acquisto di una cassaforte per conservare documenti!!!, spese di viaggio, vitto e alloggio del Presidente per riunioni del cosiddetto Intercomites - cioè l'incontro dei Presidenti dei vari Comites in una nazione - e addirittura una polizza assicurativa per la responsabilità civile dei membri del Comites!!!

Ho notato anche l'inutilià della maggioranza degli eventi pubblici organizzati, decisi appositamente secondo gli interessi privati e di lavoro dei membri del Comites stessi (es. incontri sul tema ristorazione - vedi consiglieri ristoratori - oppure sul tema "presentazione di studi sull'emigrazione itlaiana in Germania" (vedi professione svolta quale docente di sociologia specializzata nel tema dell'emigrazione di una consigliera). A tali eventi i relatori o sono stati direttamente i consiglieri oppure qualche loro amico o partner d'affari che in tal modo ha ottenuto spazio e pubblicità gratis.
Circa quattro anni fa proposi io stesso tre argomenti su cui organizzare un incontro con gli italiani (a tale proposito le invierò tra pochi minuti un'apposita mail). La risposta è stata che non vi era secondo loro interesse sufficiente tra i connazionali. Secondo me il motivo era che loro consiglieri non avevano nulla da guadagnarci personalmente o per gli interessi lavorativi o economici gestiti da loro o dal loro entourage di amici, parenti e parnter d'affari.


Inizialmente presentai qualche riserva e perplessità sulla legittimità di alcune voci di spesa, ma mi fecero capire subito che occorreva comportarsi come in passato, cioè firmare i bilanci senza fare troppe osservazioni sulla "natura" delle spese, preoccupandosi più che altro della correttezza matematica di addizioni e sottrazioni. Presentai alla Presidente e ai consiglieri le mie dimissioni. La Presidente, a nome dei soci, mi pregò di ritirare le dimissioni e di rimanere in carica fino al decreto di indizione delle successive elezioni del Comites e io più che altro per compassione accettai. Preciso, come potrà verificare in merito, che tutti i Comites all'estero, il cui ultimo mandato quinquennale è scaduto nel 2009, sono  ancora in carico in quanto gli ultimi governi hanno continuamente rinviato sine die l'indizione di nuove elezioni Comites per questioni di risparmi di bilancio nel rispettivo capitolo di spesa. Quindi tutti i Comites ora operanti sono stati eletti nel 2004 e nel frattempo non vi è stato ancora alcun rinnovo.”

martedì 23 settembre 2014

Lettera di un lettore: polemica sui #Comites e dei #CGIE

Sono fermamente convinto che l'immediata abolizione di tutte le situazioni reali di parassitismo e spreco di denaro pubblico nelle organizzazioni ed enti sostenuti dallo Stato italiano all'estero siano un imperativo di assoluta priorità nel programma politico di un parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero. Purtroppo non ho trovato traccia di questo specifico aspetto, citando casi concreti e reali, in nessun programma delle formazioni politiche presentatesi alle elezioni del parlamento italiano in tale Circoscrizione

Si tratta infatti di organismi obsoleti, inutili e in realtà fatti solamente per mantenere in vita posti di lavoro e collaborazioni di parassiti e raccomandati, quasi sempre appoggiati dai vertici ministeriali e dei partiti politici italiani.

In particolare i Comites e il CGIE devono essere al più presto aboliti e smantellati, in quanto non fanno veramente nulla di utile e opportuno per la stragrande maggioranza della comunità degli italiani all'estero. Forse nei decenni passati, caratterizzati da un'emigrazione italiana fatta prevalentemente di bassa manovalanza scarsamente qualificata e istruita questi enti potevano forse offrire qualche forma di aiuto e supporto per l'inserimento nell'ambiente del paese ospitante in campo sociale, economico e lavorativo.

La nuova emigrazione, molto diversa da quella del passsato, caratterizzata più da giovani laureati e figure professionali ad alta specializzazione e con la conoscenza di varie lingue straniere, non ha bisogno assolutamente di questi organismi per risolvere i propri problemi del vivere quotidiano. Aggiungo infine che NESSUN PAESE AL MONDO detiene una rete di enti analoga, per funzioni, compiti e attribuzioni, a quelli dei Comites e dei CGIE, per cui non comprendo perché lo stato italiano si possa e voglia permettere di finanziare questi soggetti assolutamente inutili, antiquati, non richiesti e graditi alla stragrande maggioranza degli italiani all'estero e infine fonte di spreco di danaro pubblico.

lunedì 22 settembre 2014

I costi dei #COMITES

COMITES e CGIE: cosa sono?

I COMITES (Comitati degli italiani all'estero)

http://www.comites-it.org

Sono un organo di rappresentanza degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari ed esistono dal 2003.



Il CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero)

(http://www.esteri.it/MAE/IT/Italiani_nel_Mondo/OrganismiRappresentativi/CGIE.htm

Sono organo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all'estero ed esiste dal 1989.


domenica 21 settembre 2014

Si vota per i #COMITES: ecco cosa sono

GLI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO VOTANO PER ELEGGERE I LORO COMITES (Comitati degli Italiani all'Estero)
Entro la fine dell’anno si voterà in tutte le circoscrizioni consolari dove risiedono più di tremila
cittadini italiani per eleggere i membri dei COMITES cioè dei COMITATI DEGLI ITALIANI
ALL'ESTERO.

COSA SONO I COMITES?
I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all'estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana.
I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonché con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell'interesse della collettività italiana residente nella circoscrizione, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero.
I COMITES, previa intesa con le Autorità consolari, possono rappresentare le istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione alle Autorità e alle Istituzioni locali.
I COMITES sono composti da 12 membri, per le collettività fino a 100.000 cittadini italiani residenti nella circoscrizione, o da 18 membri, per le collettività composte da più di 100.000 cittadini italiani residenti.
I MEMBRI DEI COMPITES restano in carica cinque anni e non percepiscono remunerazione per la loro attività.
PER CHI SI VOTA?
I membri dei COMITES sono eletti sulla base di liste di candidati sottoscritte dai cittadini italiani residenti in ogni circoscrizione consolare. I connazionali possono organizzarsi per formare liste di candidati composte da persone che godono della loro fiducia, tra le quali verranno poi eletti i membri dei Comitati.
COME SI VOTA?
I cittadini italiani maggiorenni residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali e residenti da almeno 6 mesi nella circoscrizione consolare, votano per corrispondenza, purché abbiano fatto pervenire – entro la scadenza prevista per legge - all’Ufficio consolare di riferimento apposita
domanda.
L'Ufficio consolare competente entro il ventesimo giorno antecedente la data del voto invierà a ciascun elettore, che abbia presentato la domanda di ammissione al voto, un plico contenente il materiale elettorale ed un foglio informativo illustrante le modalità di voto.
Il cittadino esprime il proprio voto, seguendo le istruzioni fornite, quindi restituisce per posta al proprio Ufficio consolare la scheda utilizzando la busta già affrancata contenuta nel plico elettorale. La busta deve essere inviata al più presto possibile in modo da giungere a destinazione non oltre le ore 24 del giorno stabilito per le votazioni.
Normativa di riferimento (consultabile sul sito internet: www.normattiva.it):
Legge 23 ottobre 2003, n. 286;
D.P.R. 29 dicembre 2003, n. 395
D.L. 1 agosto 2014, n. 109
N.B. Il D.L. 109/2014 è soggetto a conversione parlamentare e quindi potrà, in tale sede, essere modificato.

sabato 20 settembre 2014

Nasce il blog


Siamo un nutrito gruppo di espatriati principalmente residenti a Londra e dintorni. Ci eravamo entusiasmati con Fare per Fermare il Declino e dalle elezioni politiche del 2013 siamo sempre rimasti in contatto.

Alcuni di noi sono stati candidati alle elezioni, altri si sono appassionati alla politica perchè vedevano in un partito nuovo con gente nuova finalmente la possibilità di rinascita per l'Italia. Anche dall'Estero.

Le vicende del Partito ci hanno travolto ma non ci hanno fatto perdere la speranza che si possa ancora fare molto per migliorare un Paese che sta lentamente ed inesorabilmente avvicinandosi al baratro dell'irrilevanza economica e geopolitica.

Siamo Italiani all'estero ma con il cuore sempre in Italia. Questo blog è un modo per continuare a tenere unito un gruppo che ha ancora molta speranza e molto da dare.

Le nostre porte son sempre aperte e siamo raggiungibili via mail.