lunedì 29 giugno 2015

Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Regno Unito 28-29 Maggio 2015

Il Presidente Mattarella in visita nel Regno Unito a fine maggio, ha tenuto una lezione pubblica London School of Economics su "The Case for Europe: the Italian vision". Nell'Old Theather gremito è stato accolto molto calorasamente. Ha affrontato tre temi: integrazione europea, immigrazione e difesa, evidenziando il fatto che a crisi globali sono necessarie risposte di pari dimensioni. Parlando della crisi finanziaria questa ha fornito l'opportunità per rafforzare l'Unione attraverso il meccanismo europeo di stabilizzazione e la Banca Centrale Europea che ha assunto maggior autorevolezza ed un ruolo più importante. 

Ha evidenziato inoltre che la scelta della moneta unica è irreversibile ed è un passaggio verso una realizzazione di un'Unione più forte e credibile. Venendo alla crisi migratoria ha sottolineato che solo ora l'Europa sta iniziando a sviluppare una politica comune e di come questa crisi stia mettendo in gioco i nostri valori. L'Europa è un'ideale per i suoi valori di libertà e democrazia, per questo è un approdo per i migranti che fuggono da guerre, carestie e sottosviluppo.

Le instabilità nell'area del Mediterraneo, in Medio Oriente e ad est, il terrorismo richiedono scelte comuni in politica estera e per sicurezza e difesa e quindi istituzioni che siano all'altezza di prendere decisioni incisive. Per risolvere questi problemi serve una visione coerente di lungo periodo e quindi, secondo il Presidente, serve più Europa, rifuggendo punti di vista di ritorni nazionali per via di visioni di breve periodo. Per questo bisogna trovare la convinzione di obiettivi ambiziosi per un'Unione Europea che sia più efficace e rapida nelle scelte, più democratica e che progredisca verso un maggiore coesione.


Per ascoltare il discorso integrale http://www.lse.ac.uk/newsAndMedia/videoAndAudio/channels/publicLecturesAndEvents/player.aspx?id=3105

Post di Pier Francesco Lion Stoppato, Italia Unica Londra

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Vedi anche:
Londra Sera: Our New Presidente from Italy
- Quirinale: Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord 28-29 Maggio 2015

sabato 27 giugno 2015

Trova le differenze! Renzi e Cetto



Trovate le differenze !
Posted by Giulia Sarti on Venerdì 14 marzo 2014

Step back from the Queen's guard!

venerdì 26 giugno 2015

Senatore Bilardi dell'NCD: chiesto l’arresto per l'accusa di rimborsi truffa in Regione Calabria

Dal Corriere della Sera di oggi, 26 giugno 2015, "Calabria, rimborsi truffa in Regione: chiesto l’arresto senatore Ncd Bilardi". 

Le accuse: peculato e falso. Arrestato assessore De Gaetano: «Soldi pubblici per acquistare gratta e vinci». In tutto le persone indagate a vario titolo sono 27.

"Il senatore di Ncd Gianni Bilardi é tra gli indagati coinvolti nell’operazione «Erga omnes» sui rimborsi ai consiglieri regionali. Le indagini si sono concentrate sulla nona consiliatura regionale, nella quale Bilardi era stato eletto prima di passare a Palazzo Madama, per le ipotesi di reato di peculato e falso nella gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari. Il politico è agli arresti domiciliari. La Procura di Reggio Calabria ha chiesto l’autorizzazione a procedere alla giunta del Senato, come da procedura".

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Vedi anche:

L’inchiesta sui consiglieri della passata legislatura: gli indagati sono 27. Chiesti i domiciliari per il senatore Bilardi (Ncd)

domenica 21 giugno 2015

L'Importanza delle scienze applicate: se anche Harvard punta di più sull'ingegneria

The growth of jobs around Digital Business forecast the continued rise of STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics).

Here is a story about the recent $400 million investment in STEM at Harvard.  The important quote is presented below so you don’t have to dig for it, but the rest of the article is worth reading.

I understand the vocabulary, but the reality of it is, the most powerful governance body at Harvard, the Harvard Corporation, realized that Harvard, which got along for a very long time without having a first-rate engineering school, in the 21st century was not going to be able to remain one of the greatest universities in the world if it didn't have a first-rate engineering school.

Call it brand protection if you want. I would just call it an awakening to the problems of the future, in the way that they were problems of medicine in the 20th century.

In the 21st century, many of the most important problems of the world are going to be engineering problems and information science problems and computational problems. We wish Harvard had figured it out sooner, but there are advantages to taking it up now, because we can make it the way that we want to make it for the century that we're going into rather than having the inherited structures of 19th-century engineering.

Worth the read if only to note the shift that is occurring in academia right now.  The largest class at Harvard is CS50, the entry level computer science class, with over 800 students.


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Vedi anche: 



sabato 20 giugno 2015

giovedì 18 giugno 2015

Evening courses in Italian language, life and culture



More info: http://www.ucl.ac.uk/selcs/italian/made-in-italy

Corsi d'Italiano alla UCL - London

I “cervelli in fuga” ritornano, ma l’Italia li respinge

Jeeg Generation: i nati negli anni ’70 potrebbero vincere, ma non sanno lottare

Governo Renzi/ NCD: Richiesta d'arresto per il senatore Antonio Azzollini

Huffingthon Post del 10 giugno 2015: "Richiesta d'arresto per il senatore Antonio Azzollini. Un'altra tegola per il partito di Angelino Alfano"

L'Espresso

INCHIESTA

Nuovo Centrodestra, quanti indagati e condannati nelle fila del partito

Il nuovo movimento non conta neppure sessanta parlamentari, ma una dozzina di loro hanno trascorsi giudiziari tutto fuorché onorevoli. Da Formigoni a Schifani, passando per Azzollini e Tancredi, ecco le indagini e le condanne pendenti sugli alfaniani


CRAC DIVINA PROVVIDENZA CASO AZZOLLINI, ALFANO: "GOVERNO DURERÀ FINO AL 2018" La richiesta d'arresto per il senatore Ncd sarà discussa a partire dal 16 giugno, ma il segretario e ministro dell'Interno Alfano si dice tranquillo per le sorti dell'esecutivo: "Perché proprio questo stillicidio, paradossalmente, potrà produrre il risultato di serrare le file nella maggioranza" - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Caso-Azzollini-Alfano-Governo-durera-fino-al-2018-e6d19a4d-71ae-4162-a6aa-fb2e8ce03414.html


PD VOTERA' PER ARRESTO AZZOLLINI, UNO DEI 10 PICCOLI INDIANI DI ALFANO. PER RENZI "SOCCORSO VERDINI" E PIANO B

11 Giugno 2015

 

Napoleone oggi: un tiranno per l'Inghilterra, un portatore di valori dell'illuminismo per l'Italia

Segnaliamo questa nota tratta dal blog "Gli Immoderati":

"Waterloo, 18 giugno 1815: vittoria o sconfitta per la libertà?"

A 200 anni dalla battaglia di Waterloo vien proprio da chiederesi come mai a 200 anni da quegli eventi epocali per la storia d'Europa, ci sia ancora una netta differenza su come questi siano interpretati dai sistemi scolastici di diverse nazioni.

La storia si fa con l'interpretazione dei documenti scritti delle varie vicende. L'interpretazione è poi figlia dei tempi in cui viene fatta e da dove viene fatta. Così gli Italiani che vivono a Londra scoprono molto presto che gli inglesi di oggi (e pure quelli dei passati 200 anni) vedono sic et simpliciter, Napoleone come un tiranno che fu fermato dalle valorose armate di Wellington. Armate che, sottinteso, erano portatrici di libertà contro l'oppressione del nanetto corso.

Iscrizioni napoleoniche a Palmanova (Friuli)
Tratto da http://www.luoghimisteriosi.it/friuli_palmanova.html
Noi, a scuola abbiam studiato la delusione del Foscolo quando il Triveneto venne ceduto all'Austria in cambio del Belgio e degli ideali traditi di chi anelava ad un affrancamento dalla dominazione straniera (austriaca nella fattispecie). Abbiamo in faccia le immagini della fucilazione da parte dei soldati francesi degli oppositori spagnoli del "3 de mayo" di De Goya. Sappiamo che i francesi quando occuparono l'Italia profanarono chiese e si macchiarono di crimini comuni tipici di un esercito d'occupazione (sebbene questo sia un aspetto che sui libri di scuola passa come secondario).


Mentre i Francesi di Napoleone facevano questo, gli inglesi inventavano
i campi di concentramento in Sud Africa 
Detto questo però, c'è una forte enfasi sul fatto che l'Italia era retta da monarchie territoriali vassalle di potenze straniere o comunque tutt'altro che illuminate. Il "Code Napoleon" lo si conosce bene come base di molta legislazione civilistica che bene o male vige ancora oggi.

Gli inglesi d'oggi mediamente non sanno cosa sia il "Code Napoleon" mentre ogni studente italiano una mezza idea ce l'ha.

Tra le varie cose che si ricordano più comunemente, si sa che Napoleone fece spostare i cimiteri da vicino alle chiese a zone fuori i centri abitati portano lontano quindi, la fonte di malattie "medievali".

No taxation without rapresentation?
Nella forteza di Palmanova, in Friuli, già roccaforte veneziana e quindi napoleonica, nella piazza principale ci sono ancora le iscrizioni che lui fece affiggere alla base del pennone che suonano più o meno così "libertà, uguaglianza e fratellanza per tutti i cittadini".

Insomma, per noi fu anche un modernizzatore illuminato, mentre per gli inglesi, che nel 1815 erano proprietari di mezzo mondo ed assoggettavano tre quarti della popolazione mondiale, Napoleone è un tiranno.

E sticazzi!



La tirannia è una questione di punti di vista

martedì 16 giugno 2015

Armamenti alla Grecia: l'ipocrisia di certe nazioni

Notizia del FT di oggi 16 giugno 2015: Leaked paper: Should Greece cut defence spending? 

Leggetevi l'articolo che sottolinea come la Grecia spenda molto in Difesa. In termini relativi pure sopra la media degli altri paesi UE.

Poi leggiamoci beatamente questi articoli e facciamoci delle domande in particolare su Francia e Germania:

The Guardian, 19 Aprile 2012
German 'hypocrisy' over Greek military spending has critics up in arms
Athens' fondness for weaponry, and willingness of Germany and France to feed it, under fire as Greece struggles with debt crisis


The Telegraph, 12 giugno 2014:

Greece sues for 7 billion euros over German submarines that have never sailed

Exclusive: Military deal which became symbolic of financial crisis now at centre of international legal case over Greece’s geo-political reputation


EUROPEAN BUSINESS NEWS

The Submarine Deals That Helped Sink Greece


Consigli agli abitanti di un Paese sull'orlo del Fallimento

giovedì 11 giugno 2015

La Lega Nord: divergenze temporali sui campi ROM

La doppia morale del Centrosinistra: due recenti eventi ci fan capire tante cose

Fosse stato Alemanno al posto dell'attuale sindaco di Roma Marino ed avessero arrestato degli assessori nonchè membri del partito della sezione di Roma in connessione alla cosidetta "Mafia Capitale" si sarebbe aperto il cielo con girotondini, le 10 domande dei giornali di area ripetute ad libitum, l'indignazione urlata nei talk show ecc. Ricordiamo che tra gli arrestati ci sono anche l'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti.

Invece? Silenzio. Anzi, il commissario del PD di Roma (il PD della capitale è stato appunto commissariato), nelle sue dichiarazioni non solo non constata l'evidenza (vedasi la lista degli arrestati ed indagati iscritti e/o esponenti del PD) ma va all'attacco di un altro partito politico che obiettivamente nulla c'entra con la triste vicenda ("Mafia Capitale, Orfini: “Principali esponenti M5S sono gli idoli dei clan di Ostia”). Ovvia la risposta: "Mafia Roma, M5S: Orfini ci attacca "Di Maio querela presidente Pd" L'accusa al presidente Pd viene dai parlamentari M5S sul blog di Beppe Grillo: "Tenta di distogliere l'attenzione attaccando il M5S".

Allo stesso tempo, silenzio anche sulla famosa legge "Severino" (del governo Monti) votata a suo tempo da praticamente tutte le forze politiche e che, tra le varie previsioni per la lotta alla corruzione, detta una serie di cause ostative alle candidature negli enti locali e nuovi casi di decadenza o sospensione dalla carica. Ebbene, quando c'era da invocare la "Severino" per la decadenza di Berlusconi (condannato) ci fu la levata di scudi; oggi, invece, il PD ha tranquillamente candidato De Luca a presidente della Campania sebbene, (pur non condannato), avesse diversi procedimenti giudiziari in corso e di fatto corresse su una sottile linea rossa di accettabilità della candidatura secondo la legge Severino. Ora, che è stato eletto alle elezioni regionali di maggio 2015, il Partito Democratico temporeggia e solleva mille dubbi sull'interpretazione estensiva della legge, l'applicabilità nella fattispecie e bim e bum e bam.

Destra, Sinistra... a noi frega 'n cazzo. Se c'è una legge la rispetti senza fare tanti balletti in base alla convenienza politica. Sennò la legge la cambi (prima). Inoltre, le battaglie per la legalità, trasparenza ecc. ecc. non si fanno a senso unico o come strumento di battaglia politica contro altri partiti e poi a casa propria si fa finta di nulla.

Amen.

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Vedi

mercoledì 10 giugno 2015

Italia: abbiamo i dirigenti pubblici più pagati al mondo...

Galanterie non cordiali

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Vedi anche:

martedì 9 giugno 2015

Immigrati: dallo Stato 30 €/giorno per ciascun ospite

lunedì 8 giugno 2015

La precisione tedesca!

Aeroporto di Monaco di Baviera

BAGALIO a mano. Mi raccomando!

Italia Unica - Corrado Passera: si inizia dalle città



 Comunali 2016. Italia Unica ci sarà a partire da Milano dove si candida Corrado Passera. Siete pronti a fare altrettanto nel vostro territorio? Guarda il messaggio del Presidente per te! https://goo.gl/xiKM8d 


L'Alitalia: restyling del logo


Quanto è costata questa fondamentale opera di radicale cambiamento?

Il crollo dei soldi inviati all’estero dagli immigrati, vero indicatore della crisi (Giugno 2015)

Il bullismo (omertoso) nella City

Quello che gli italiani che sbarcano a Londra non sanno è che nella City nella stragrande maggioranza dei posti chiave dove ci sono per lo più inglesi, meglio se giovani, l'ambiente riflette il bullismo che imperversa nelle Public Schools (da noi imperversava similmente nelle caserme quando c'era la naja e si chiamava "nonnismo").

Gli scherzi, anche pesanti, cui sono sottoposti i neo assunti (che magari provengono dalle stesse Public Schools dei veterani, sono crudeli. Nessuno dice niente perché, come per il nonnismo da caserma, oggi tocca a me, domani sarò io a fare il "nonno" con te.

Per cominciare mangiati 8 hamburger. E di corsa. 
Fuori dagli ambienti della City non trapela nulla. Son segreti di corporazione, al limite ci si indigna con un po' di upper stiff lip, come solo gli inglesi san fare, con chi osa menzionare la cosa pubblicamente.

A proposito, di quello che devono passare le giovani (o i giovani) avvocati per far carriera in certi grossi studi legali sempre del miglio quadrato non ne parla nessuno. Diciamo che succede spessissimo che son pratiche legali orizzontali. E nessuno ne parla, solo si sussurra nei corridoi.

Ora vado, abbiamo una recluta dell'ufficio Forex in apnea nel water del direttore. Vediamo se resiste 2 minuti o se il record rimarrà ancora il mio di 10 anni fa.

domenica 7 giugno 2015

Grande Guerra: perchè gli inglesi ignorano (totalmente) la partecipazione dell'Italia?

Perchè gli inglesi e la loro ricerca storica, ignorano la partecipazione del Regno d'Italia nella Grande Guerra?

Se lo chiedete all'inglese della strada neppure sa che l'Italia ha combattuto (al loro fianco) nella Grande Guerra. No, non stiamo scherzando.

Se poi portate un amico britannico a fare un'escursione sulle Alpi e gli mostrate le trincee e gallerie scavate in quota, probabile che cada dalle nuvole quando gli spiegate perché qualcuno s'è preso la briga di fare queste opere a duemila metri d'altezza e lungo un fronte di centinaia di chilometri.

1917 - Personale dell'ospedale della British Red Cross
presso la villa dei conti Trento a Dolegnano (Friuli).
Il direttore era lo storico inglese George Macaulay Trevelyan
(tratta da "Gaspari Editore "Il Combattimento di Pradamano")

Peggio, negli ambienti accademici o della storiografia ufficiale è di fatto rarissimo che si consideri l'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Basti pensare che la recente pubblicazione curata dall'università di Cambridge sulla storia della Grande Guerra (ben 3 volumi "The Cambridge History of the First World War"), tra migliaia di pagine dedica all'Italia solo uno striminzito capitoletto.

Per inciso, il contributo di sangue sul piano militare è stato simile: la Gran Bretagna ha avuto 700 mila morti (900mila se si includono i territori dell'Impero) e l'Italia 650mila. Senza contare che l'Italia oltre ai morti militari ha dovuto contare le morti tra i civili, spesso, deportati dagli austriaci, che la Gran Bretagna non ha dovuto soffrire.

Questo ignorare l'Italia è una questione storica (e culturale) di non poco conto.

Il 4 giugno scorso, s'è discusso di Grande Guerra all'Istituto Italiano di Cultura a Londra all'incontro dal titolo "Italy's Great War: The experiences of soldiers on the Italian front, 1915-18". Anche in quella sede si è sollevato il problema e pure l'archivista dell'Imperial War Museum ha ammesso che in effetti di Italia, in relazione alla Grande Guerra, in Gran Bretagna non si parla.

A livello di ipotesi, una spiegazione che è stata data durante la serata (da un relatore inglese) è che quando le truppe britanniche arrivarono in Italia si era già sul Piave (novembre 1917- novembre 1918) e la guerra dell'Italia era ormai una guerra difensiva con relativamente poca azione ad esclusione delle tre battaglie decisive inclusa quella finale di Vittorio Veneto. Quindi, rispetto al fronte Occidentale della Francia e del Belgio, fatto di continui massacranti attacchi e contrattacchi, il Piave del 1917-18 era visto dagli inglesi come un fronte decisamente più tranquillo. Questa sorta di relativa tranquillità è poi stata trasmessa nei resoconti in patria con il risultato che lo sforzo bellico dell'Italia fu pressoché ignorato, anche dagli Alleati inglesi, americani e francesi, al tavolo di pace a Versailles (tragicamente memorabile la scena, descritta nel libro "Peacemakers", del nostro primo ministro Vittorio Emanuele Orlando che, per la frustrazione, esce piangendo dalla sala riunioni).

Questa spiegazione ci lascia perplessi e non ci soddisfa appieno. 

Dalle quattro chiacchiere fatte coi relatori (italiani) della serate è una questione che in effetti non si è esplorata per niente: in Italia nessuno sa cosa pensano all'estero sulle nostre vicende storiche al di là di quello che è menzionato in pochissime pubblicazioni; all'estero pochi si preoccupano di cambiare la percezione di irrilevanza della guerra sul fronte italiano (solo lo storico inglese Mark Thompson in "The White War" s'è preso la briga di informare compitamente i suoi compatrioti, ma il libro è molto recente, del 2010). Per altro, la mancanza di interesse all'estero al riguardo della Grande Guerra dell'Italia, la'annota pure l'esperto Gaspari nel suo "Le curiosità della Grande Guerra".

Dal canto nostro, da osservatori amatoriali della Storia, notiamo che il grande scrittore e all'epoca inviato del Daily Telegraph Rudyard Kipling, fu mandato sul fronte alpino italiano e ne descrisse alcuni aspetti (vedi: Messaggero Veneto: "Quando Kipling vide e raccontò la Grande Guerra") poi messi nero su bianco in una serie di scritti oggi raccolti in un libro ("La guerra nelle montagne. Impressioni dal fronte italiano"). Il problema a livello di "immagine" di questi racconti è che forse hanno dato al pubblico inglese una visione edulcorata della guerra dell'Italia: gli Alpini che scalano una montagna con corde e picozze ovvero, come intenti semplicemente a fare "alpinismo", uno sport allora appannaggio dell'élites, più che a morire sotto il fuoco nemico in sanguinosi scontri. Tra l'altro, secondo le statistiche che cita il Gaspari in "Le curiosità della Grande Guerra" a livello di morti "in battaglia" il fronte del Carso falciò ben il 22% dei soldati impegnati nei combattimenti (essenzialmente della Fanteria) mentre sul fronte alpino "solo" l'11% (il resto, pur numeroso, dei caduti in montagna furono vittime di valanghe, congelamento e malattie legate all'esposizione ad intemperie). Insomma, quello che descrisse Kipling non era il fronte "giusto" per dare un'immagine di quella che fu la guerra dell'Italia: le pietraie in salita del Carso, senza acqua, con pietre le cui schegge moltiplicavano l'effetto delle esplosioni e senza offrire ripari naturali di fronte alle moderne mitragliatrici da 400 colpi al minuto. Molto peggio del fango del Western front!

Trevelyan qualcosa scrisse. Evidentemente non abbastanza e forse non quello che si doveva scrivere?

Paradossalmente, non aiutano neppure le pagine dell'americano Ernest Hemingway che arrivò in Italia nel 1918 inquadrato nella Croce Rossa Americana alle falde del Pasubio (nelle retrovie) e poi, brevemente, sul Piave dove fu ferito. Le informazioni che ha sul fronte più cruento, quello dell'Isonzo del 1915-17, secondo lo storico della Grande Guerra ed editore Paolo Gaspari ("Il combattimento di Pradamano") gli arrivano dall'infermera inglese Agnes Conway. Informazioni che lui poi utilizzò per alcuni stralci del romanzo "A Farewell to Arms", "Addio alle Armi"). La Conway (da non confondere con Agnes von Kurowsky, infermiera americana di cui si innamorò e che ispirò poi il personaggio dell'infermiera "Catherine Barkley" in "Addio alle Armi") prima di essere assegnata all'ospedale della Croce Rossa Americana di Milano, era dislocata presso l'ospedale della Croce Rossa Britannica di Dolegnano (oggi in comune di San Giovanni al Natisone) all'epoca a ridosso del fronte della II Armata italiana che fronteggiava gli austroungarici da Plezzo (Bovec) a Gorizia. Secondo il Gaspari, qui la Conway avrebbe appreso le informazioni sugli scontri sanguinosi sull'Isonzo dai barellieri e da vario personale di prima linea oltre che all'aver vissuto in prima persona lo sbandamento e la ritirata di massa dopo lo sfondamento tedesco/austroungarico a Caporetto. I dettagli dell'attraversamento del ponte (sul fiume "Torre") sono poi ripresi nel romanzo da Hemingway con rilievi molto verosimili che però lui non verificò in prima persona ma, sempre secondo il Gasperi, riprese dai racconti (evidentemente dettagliati) della Conway. 

Però anche qui le vicende sono state mostrate al pubblico anglosassone con la formula molto addolcita del romanzo e per di più in chiave antimilitarista che altro non fa che sminuire l'idea di un contributo importante dell'Italia alla causa degli Alleati dell'Intesa.

A questo punto c'è pure da giocare la carta da Novanta. Il Gaspari, en passant, menziona il fatto che la Agnes Conway, a Dolegnano, era alle dipendenze del capo dell'Ospedale della Croce Rossa Britannica... tale George Macaulay Trevelyan! Ebbene Trevelyan è stato uno dei più conosciuti e rispettati storici inglesi e dall'esperienza sul fronte italiano durante la guerra trasse il libro "Scenes from Italy's war". La domanda che ci si fà è: come mai uno storico così importante non ha elaborato ulteriormente sulla Guerra in Italia? Come mai negli anni del primo dopoguerra non è andato oltre il suo libro sulla guerra in Italia con studi più approfonditi e divulgativi? Grazie ai contatti che aveva stabilito in Italia tra i militari e probabilmente anche con borghesi avrebbe avuto materiale di prima mano per descrivere gli eventi. Il solo monte San Michele, alle falde di Gorizia, a soli 20 km da Dolegnano, costò la vita a 111mila italiani (dei 650 mila caduti). Carneficine del genere sono pari a quelle del  Western Front, e probabilmente, numeri alla mano, pure peggiori. Cos'è mancato in termini di dedizione ed eroismo agli Italiani di fronte a certi numeri? Sebbene con molte pecche sul piano della tecnica militare antiquata degli Alti Comandi, c'erano state pure vittorie con la conquista di Gorizia e l'avanzata verso la Bainsizza. Perché limitare la narrazione di questi eventi? 

A proposito, se ci permettete la divagazione nella mondanità dell'epoca, l'ospedale, la cui sede era nella villa dei conti Trento a Dolegnano, era diventato un "angolo di Britannia" frequentato dalla moglie del duca Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta (il Duca d'Aosta, comandante della III Armata), la duchessa Elena d'Orleans. La duchessa era l'ispettrice generale delle infermiere volontarie Croce Rossa Italiana ma la sua frequentazione a Dolegnano era, verosimilmente, dovuta al fatto che lei stessa era nata a Twickenham, poco fuori Londra, dove la sua famiglia (di regnanti francesi) fu costretta all'esilio dopo i fatti parigini del 1848. Di fatto era cresciuta come una vera e propria nobildonna inglese, il matrimonio con il duca era avvenuto nel 1895 a Kingston upon Thames e i figli Amedeo (che sarà poi nel 1941 l'eroe dell'Amba Alagi) e Aimone, studiarono al prestigioso college della nobiltà britannica, Eton. Tra l'altro Amedeo, poco più che sedicenne, servì come volontario nel reggimento di artiglieria a cavallo "Voloire" e fu destinato alla prima linea come servente d'artiglieria sul Carso. Secondo le cronache della storia ufficiale, qui servì come caporale senza privilegi ed arrivò a guadagnarsi i gradi di tenente sul campo. Suo fratello da giovanissimo ufficiale di marina fu pilota di idrovolanti.

Ci pare strano che a Trevelyan non siano giunte le testimonianze dei drammi della guerra dell'Italia sul fronte carsico da parte della duchessa Elena che, nella sua veste di ispettrice della Croce Rossa, di ospedali ne doveva aver visitati. Ci pare strano che a Trevelyan non siano giunte notizie di prima mano da parte del Duca d'Aosta e di suo figlio Amedeo vista la frequentazione con la duchessa. Con tutte queste informazioni possibile non riflettere la drammaticità della guerra che era evidentemente ben più di una semplice vacanza sulle Alpi e nelle ville delle campagne friulane?

Ad aggiungere pepe c'è il fatto che, secondo il Gaspari, a Dolegnano, nello stesso ospedale di Trevelyan, come infermiera c'era anche l'anglo-italiana Freya Stark, la madre di quello che divenne poi il genere letterario del travel writing.

Possibile che tanta potenza di fuoco giornalistico-letterario non abbia fatto trasparire all'opinione pubblica britannica il contributo di sangue tremendo dell'Italia?

L'immagine dell'Italia come nazione marginale nella Grande Guerra da parte dell'opinione pubblica e degli storici britannici, sicuramente è figlia di tanti fattori, tra cui si può includere il dover trovare una ragione in più per ignorare tutte le concessioni territoriali promesse nel Patto di Londra; la nascita e sviluppo del Fascismo che ad un certo punto chiamò la Gran Bretagna ad un'azione di contenimento se non di denigrazione di ciò che si riferiva all'Italia divenuta una nazione nemica ecc. 

Tant'è che fior fiore di giornalisti e storici britannici non son riusciti a testimoniare equamente, lo sforzo italiano nella Grande Guerra. L'opera monumentale di Mark Thompson (The White War) si spera sia solo l'inizio ma toccherà ai nostri storici (e diplomatici?) contribuire a interrompere un secolo di oblio tra gli inglesi sul contributo italiano alla Prima Guerra Mondiale.

650mila morti, caduti anche per compiacere gli allora piani dell'Impero Britannico, lo meritano.

F. Biscotti

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Vedi:

Che cosa significa "saremo senza pietà su #corruzione" del premier Renzi?

giovedì 4 giugno 2015

Italiani all'estero: esenzione IMU per terreni edificabili

mercoledì 3 giugno 2015

Cena-dibattito con Corrado Passera a Brussels, 23 Giugno 2015




La porta di Bruxelles di Italia Unica, in collaborazione con l'Associazione Alumni Bocconi, è lieta di annunciare la cena- dibattito con il presidente, Corrado Passera, in occasione della sua visita presso le Istituzioni UE.

Manager e banchiere, ha ricoperto numerosi ruoli di vertice nei settori industriale e finanziario. Dopo aver servito l'Italia come ministro dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti nel governo di Mario Monti (2011-12), nel 2014 ha fondato Italia Unica, un movimento alternativo all'attuale offerta politica, per rilanciare il Paese e la sua economia.

Il tema di discussione della serata sarà su piani d'investimento per l'Italia e l'Europa, in funzione sviluppo e crescita.

La cena avrà luogo martedì 23 Giugno, con aperitivo dalle ore 19.00, al Circolo Ufficiali del Reggimento delle Guide (32 rue d'Arlon 1000 Bruxelles, praticamente su place du Luxembourg, di fronte al Parlamento Europeo). Il costo è di 59 euro.

Per confermare la propria partecipazione è necessario effettuare un bonifico sul conto corrente di Banca KBC (BE86 7340 3593 2950) intestato a Bocconi Alumni Association Bruxelles, indicando nome e cognome nella causale.

Un'email a alumnibocconibruxelles@gmail.com è gradita per indicare l'avvenuto pagamento. In alternativa ci si può registrare online su Eventbrite tickets - Dinner-debate with Corrado Passera.

Italia Unica - Porta di Bruxelles 


Brexit e il voto (furbo) dei Britannici

Fino ad oggi la legge impediva ai cittadini britannici residenti all'estero di votare nei referendum in madrepatria. La legge e' stata cambiata ma il milione di britannici che risiedono in Europa, Asia, Americhe, guarda caso, non potranno votare nel Referendum per eccellenza cioé quello riguardante la decisione se rimanere o meno nell'Unione Europea.

A spanne é probabile che i britannici residenti all'estero abbiamo mitigato il senso di stizza nei confronti delle Istituzioni Europee e dell'idea stessa di integrazione Europea che vige in patria. Gli Scozzesi sembrano essere piú europeisti della controparte inglese ma quest'ultimi son ben 50 milioni contro i 5 milioni di abitanti delle Highlands. Ogni voto conta e i residenti all'estero potrebbero essere un formidabile ago della bilancia.

E non sbattere la porta quando vai...
Non solo. Il voto non é concesso ai cittadini stranieri residenti in Gran Bretagna. per capirci, non é concesso a me e a te che siamo qui a Londra da una vita e contribuiamo alla formidabile crescita di questa megalopoli globale e della nazione che le sta intorno. Tra l'altro, una grandissima porzione dei professionisti e lavoratori che fanno la fortuna di Londra sono venuti qui grazie alla mobilita' territoriale garantita dall'Unione Europea (provate ad essere Svizzeri per cogliere le differenze).

Da notare che visto che le tasse le paghiamo (pure) qui, alle amministrative votiamo sebbene non ci sia concesso esprimere il voto per il Parlamento di Westminster.

Le istituzioni britanniche stanno in pratica escludendo dal voto le frange dei potenziali pro-UE, ovvero:
- i britannici residenti all'estero
- gli stranieri residenti regolarmente in Gran Bretagna

Il nervosismo sale.


martedì 2 giugno 2015

Prof. Michele Boldrin: Analisi brutale delle regionali 2015



Da non perdere anche questo bestiario politico semiserio ma non troppo:

Manuale serissimo per dimostrare che avete vinto le elezioni. Qualunque sia il vostro partito: Pd, M5S, Forza Italia o Lega

Per chi, invece delle chiacchiere giornalistiche, fosse interessato ai numeri, eccoli qui chiari e semplici. http://www.corriere.it/politica/15_giugno_01/voti-confronto-2010-2015-grafico-1bf15744-0890-11e5-b4ea-8178709faaab.shtml?liguria

lunedì 1 giugno 2015

Italia Unica presenta le "Regionali da bar"


#COMITES di #Londra: seduta del 30 Maggio 2015

Con il consueto interesse seguiamo i lavori del nostro (in quanto residenti quassú) organo di rappresentanza presso le autorità consolari. Cerchiamo di capire chi é trasparente e ci fa sapere quello che viene deciso. Per farlo seguiamo i social media. Se poi, i consiglieri hanno altri mezzi per rendere pubbliche le decisioni e le discussioni, ci faranno sapere.

Il resoconto é disponibile qui:

- Lista ItalUK:
- Lista Moving Forward: Seduta Straordinaria del COMITES

- MIE Circolo di Londra (solo annuncio della convocazione della seduta): Convocazione Seduta Straordinaria


Elezioni Regionali 2015, come cambia la mappa del potere dove si è votato

Dal Corriere on line
Elezioni Regionali 2015, come cambia la mappa del potere dove si è votato

Sono state elezioni regionali dominate dalle polemiche innescate dalla Rosy Bindi che ha diramato il comunicato della Commissione Antimafia con la lista di candidati (anche connessi alle liste del PD di cui la Bindi fa parte) ritenuti "ineleggibili" (vedi "Elegante sgambetto della Bindi a Renzi").