mercoledì 16 dicembre 2015

Gli investimenti sfortunati della Serracchiani: una nostra ipotesi sulla sua perdita di 18mila euro dalle Azioni della Banca Popolare di Vicenza

La Banca Popolare di Vicenza è una delle banche popolari al centro dell'attenzione dei media da ormai diversi mesi. Qualche tempo fa i soci si son accorti che avevano difficoltà a vedenre le azioni, difficoltà che è presto diventata impossibilità. La botta è arrivata quando ad aprile 2015 il valore delle azioni è passato da 62.50 € a 48.00 €. Da ricordare che per le banche non quotate come la Popolare di Vicenza, il valore delle azioni è determinato da una perizia di un esperto esterno e convalidata dall'assemblea dei soci.

Non entriamo qui nella polemica sulla (il)logicità di un processo di valutazione del valore del titolo azionario e sul voto capitario (una testa un voto) che caratterizza le assemblee delle banche popolari e lasciamo al lettore articoli sul malessere degli azionisti (es. "La crisi delle banche a Nordest, risparmi a rischio per ventimila friulani" Con il congelamento delle azioni intere famiglie in difficoltà. Oltre
800 richieste d’aiuto allo sportello di Federconsumatori, e "Banche, la rivolta dei risparmiatori friulani").

Parliamo invece di quanto dichiarato dalla presidente della regione Friuli Venezia Giulia nonchè vice segretatio del Partito Democratico nazionale, Debora Serracchiani: "Ho perso 18mila euro in Pop Vicenza". Secondo il Fatto quotidiano del 7 dicembre 2015 "La governatrice del Friuli Venezia Giulia riferisce di aver visto andare in fumo soldi propri e del marito investiti in titoli della popolare vicentina “in cambio” di un finanziamento per l’acquisto di una casa". 

La sua dichiarazione e le immediate reazioni si possono trovare qui: google

Quello che a noi preme è capire la capacità di giudizio di un amministratore pubblico. Per questo abbiamo cercato di capire di più, sempre sulla sola base delle dichiarazioni rese al pubblico dalla Serracchiani.

In pratica, ci viene detto che la presidente ha comprato un numero X di azioni della Banca Popolare di Vicenza al valore di 62.50 € cadauna al fine di diventare socio della banca e quindi avere accesso ad un tasso migliore per il mutuo che stava aprendo.

Al che, sorge la domanda n.1: dopo mesi che negli ambienti imprenditoriali friulani si ventilavano già sospetti sullo stato della Popolare di Vicenza, come mai è andata proprio lì a chiedere un mutuo? Non sentiva le voci che giravano tra i friulani al riguardo della banca? Non ha avuto dei consiglieri che per amicizia e stima personale le avessero dato delle dritte sui mutui offerti dalle banche della zona?

Quindi la domanda n.2 sull'entità dell' "investimento". Diamo per buona l'idea che uno diventa socio per avere un mutuo a tasso migliore. E vaben. Però, a quel punto, uno compra il pacchetto MINIMO di azioni per diventare socio e si ferma li. Secondo quanto menzionato in questo articolo del Messaggero Veneto "...dal 2013 in poi alla Vicenza facevano sottoscrivere un taglio minimo di 100 azioni a un valore di 62,50 euro ad azione, in tutto 6.250 euro".
Ora, se la Serracchiani avesse fatto una mossa cauta ed avesse acquistato solo il taglio minimo, avrebbe pagato le 100 azioni 6.250 euro; ora le azioni valgono 48.00 euro cadauna quindi avrebbe perso 1.450 euro (6.350 - 4.800), una perdita minima.
Perchè ha invece perso 18mila euro?!? Usando la semplice matematica e facendo il calcolo a ritroso, la spiegazione che ci siamo dati è che abbia comprato fin da subito 1.240 azioni per un valore di 77.500 euro (1.240 x 62.50€). Ad Aprile le azioni sono scivolate a 48.00€ e quindi le sue 1.240 azioni valgono 59.520 euro (1.240 x 48.00 €). Ergo: 77.500 € - 59.520 € = 18.000 € persi. 

Se uno compra 1.240 azioni di una banca non quotata, per di più con problematiche che già da tempo erano sulla bocca di tutti, anziché fermarsi (eventualmente) al taglio minimo (100 azioni), noi personalmente e mestamente, ci lascia perplessi.

PS e ci si attende un crollo del valore delle azioni a probabilmente 12.00 € in primavera (il che, se i nostri calcoli di cui sopra cono corretti, farebbe perdere alla Serracchiani qualcosa come 62mila euro. Vedremo.

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vedi 7 dicembre 2015
Debora Serracchiani: «Anch’io vittima delle banche, sono furibonda»
Il vicesegretario del Pd in un’intervista a «Libero»: «Io e mio marito abbiamo perso 18mila euro». Sull’intervento del governo dice: «È stato fatto meglio che altrove»

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