L'incredibile vicenda politico-giudiziaria del deputato del Partito Democratico, Marco Di Stefano

I titoli dei giornali sono i seguenti nell'arco di poche settimane:

• 21 Novembre 2014: Marco Di Stefano, il conto in Svizzera del deputato Pd indagato per corruzione. Rintracciato un deposito bancario riconducibile al parlamentare democratico. Secondo i pm da lì sarebbe passata la tangente da 1,8 milioni di euro

• 26 Novembre 2014: Caso Di Stefano, per la scomparsa di Guagnelli c'è l'ipotesi di omicidio volontario. L'ex braccio destro del parlamentare Pd, indagato per corruzione e falso, è ritenuto destinatario di una tangente da 300 mila euro. Non si hanno più sue notizie da cinque anni. Gli accertamenti coordinati dal procuratore Pignatone. Aperto fascicolo contro ignoti

• 29 Novembre 2014: I Pm: il deputato del Pd Di Stefano si è comprato la laurea. Consulenza da 12 mila euro al rettore. L’accusa: dossier del parlamentare contro i colleghi di partito

Corruzione, omicidio e pure una laurea comprata? Manca solo l'abigeato.

La domanda che chi guarda da fuori la vicenda é:

- O quest'uomo è un perseguitato dalla giustizia (e quindi il Partito Democratico dovrebbe fare una levata di scudi contro la presunta persecuzione, magari chiedendo suggerimenti in merito a chi ha firmato il patto del Nazzareno)

- O la capacità di giudizio del Partito Democratico nella scelta dei suoi candidati alle elezioni politiche del febbraio 2013 (segretario era Bersani) e su chi far sedere ai tavoli della Leopolda (nel Novembre 2014, segretario Renzi) è quantomeno discutibile.

Magari da osservatori esterni ed esteri ci sbagliamo ma nel frattempo continuiamo a seguire la vicenda per capire...