Ci diamo da fare per fermare il declino dando voce agli Italiani all'estero che si adoperano per un'Italia migliore. Quindi più libertaria.
domenica 31 maggio 2015
venerdì 29 maggio 2015
Elegante sgambetto della Bindi a Renzi
BINDI METTE IN MUTANDE RENZI: TRA I 17 CANDIDATI “IMPRESENTABILI” C’E’ ANCHE VINCENZO DE L… http://t.co/r2gQyvjkeq pic.twitter.com/ibvWbps7sd
— Dagospia (@_DAGOSPIA_) May 29, 2015
+++REGIONALI, DA COMMISSIONE ANTIMAFIA 17 'IMPRESENTABILI'. C'È DE LUCA +++
— vitokappa (@vitokappa) May 29, 2015
Il candidato del centrosinistra in Campania, Vincenzo De Luca, è nella lista degli #impresentabili http://t.co/bQtGF0Vv5W— Termometro Politico (@TermometroPol) May 29, 2015
Chi è causa del suo mal ... #Deluca è tra gli impresentabili http://t.co/LGo1pTjkRV— silvia truzzi (@silviatruzzi1) May 29, 2015
Bindi: "All'interno dei limiti del nostro lavoro, riteniamo questi dati completi". #Bindislist— Marco Cobianchi (@marcocobianchi) May 29, 2015
Bindi: "Noi non si dichiara l'incandidabilità e l'ineleggibilità di nessuno, diciamo ai cittadini la qualità dei candidati". #Bindislist— Marco Cobianchi (@marcocobianchi) May 29, 2015
Io l'ho capita così: politici candidano politici che altri politici dichiarano impresentabili. #Bindislist— Marco Cobianchi (@marcocobianchi) May 29, 2015
Secondo #Renzi e la #Boschi: "#DeLuca è candidabile ed eleggibile", ma la commissione Antimafia gela il #Pd, è tra gli #impresentabili.— Ultime Notizie (@ultimenotizie) May 29, 2015
giovedì 28 maggio 2015
Angolo di Storia: l'oro di Dongo? Finito nelle mani del Partito Comunista Italiano
L'INTERVISTA
Lo storico Gianni Oliva: "Il tesoro dei vinti? Finito nelle mani del Pci e di privati. Il capitano Neri e Gianna uccisi perché contrari”
Il #comites di Londra si riunirà sabato 30 Maggio alle ore 10.30
Il #comites di Londra si riunirà sabato 30 Maggio alle ore 10.30 http://t.co/Oqj7M3di0O #ComitesLondra— Moving Forward (@mvng_frwrd) May 27, 2015
mercoledì 27 maggio 2015
Comites di Londra: una proposta per l'autentica delle firme anche da parte dei Consoli onorari
Si iniziano a vedere delle iniziative da parte dei membri del neo eletto COMITES di Londra. La vice presidente del Comites, Maria Iacuzio ed il consigliere Luigi Reale, entrambi eletti nella lista civica "ItalUk" hanno depositato una mozione con l’auspicio che sia condivisa e fatta propria da
qualche parlamentare che la ponga all’attenzione del Governo.
In pratica si tratta di dare la possibilità ai Consoli ed ai Vice-consoli onorari il potere di autenticare le firme per poter dare un servizio più agevole ai cittadini italiani, in particolar modo se anziani o con possibilità di movimento limitata, residenti in zone periferiche rispetto alla sede del Consolato.
====================
Qui il testo:
PREMESSO CHE
* l'articolo 1 della Costituzione Italiana recita che “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”;
* l'articolo 3 della Costituzione Italiana recita che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
* l'articolo 48 della Costituzione Italiana recita che “La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge”
* l'articolo 71 della Costituzione Italiana recita che “Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.”; -
* l'articolo 75 della Costituzione Italiana recita che “E` indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.”;
CONSIDERATO CHE
Visto l'articolo 87, comma quinto, della Costituzione;
* Visto l'articolo 7 della legge 8 marzo 1999, n. 50, come modificato dall'articolo 1, comma 6, lettera e), della legge 24 novembre 2000, n. 340;
* Visto il punto 4) dell'allegato 3 della legge 8 marzo 1999, n. 50;
* Visto il decreto legislativo recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa;
* Visto il decreto del Presidente della Repubblica recante il testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
* Viste le preliminari deliberazioni del Consiglio dei Ministri, adottate nelle riunioni del 25 agosto 2000 e del 6 ottobre 2000;
* Visto il parere della Conferenza Stato-citta', ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso nella riunione del 14 settembre 2000;
* Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli alti normativi nell'adunanza del 18 settembre 2000;
* Acquisito il parere delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
* Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 15 dicembre 2000;
* Considerato l’art. 21 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 che nello specifico, sull’autentificazione delle sottoscrizioni, stabilisce:
> L'autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici è garantita con le modalita' di cui all'art. 38, comma 2 e comma 3.
> Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici, l'autenticazione redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l'autenticazione è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità del dichiarante, indicando le modalita' di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell'ufficio.
Visto l'articolo 87, comma quinto, della Costituzione;
* Visto l'articolo 7 della legge 8 marzo 1999, n. 50, come modificato dall'articolo 1, comma 6, lettera e), della legge 24 novembre 2000, n. 340;
* Visto il punto 4) dell'allegato 3 della legge 8 marzo 1999, n. 50;
* Visto il decreto legislativo recante testo unico delle disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa;
* Visto il decreto del Presidente della Repubblica recante il testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
* Viste le preliminari deliberazioni del Consiglio dei Ministri, adottate nelle riunioni del 25 agosto 2000 e del 6 ottobre 2000;
* Visto il parere della Conferenza Stato-citta', ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso nella riunione del 14 settembre 2000;
* Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli alti normativi nell'adunanza del 18 settembre 2000;
* Acquisito il parere delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
* Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 15 dicembre 2000;
* Considerato l’art. 21 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 che nello specifico, sull’autentificazione delle sottoscrizioni, stabilisce:
> L'autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici è garantita con le modalita' di cui all'art. 38, comma 2 e comma 3.
> Se l'istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici, l'autenticazione redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l'autenticazione è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità del dichiarante, indicando le modalita' di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell'ufficio.
CHIEDE
che il Governo Italiano renda effettivi i diritti costituzionali succitati dei cittadini italiani residenti all'esteo concedendo con decreto-legge il potere di autentica delle firme ai consoli e vice-consoli onorari previo incarico del Console Generale di riferimento ai sensi all’art. 21 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445”.
Free Tasting alla Bottega Friulana di Portobello Road
Il locale "Bottega Friulana" (140, Portobello Road) celebra un anno di vita ed apre le sue porte per un "free tasting" dalle 10.00 alle 21.30 di domani 28 maggio 2015.
Un'occasione per assaporare un po' di Italia.
Il nuovo COMITES di Londra (eletto ad Aprile 2015)
Consiglieri Eletti:
Lista Mani Unite
- Nicola Del Basso (550 voti)
- Pietro Molle (517)
- Luigi Billè (460)
- Alessandro Gaglione (429)
- Giandomenico Ziliotto (406)
- Vincenzino Auletta (270)
- Liborio Genuardi (225)
- Luigi Reale (475)
- Fiorentino Manocchio (434)
- Vittorio Plava (335)
- Maria Picciano (299)
- Maria Iacuzio (256)
- Martina Cherubini di Simplicio (456)
- Michele Andrea Pisauro (359)
- Tipu Golam Maula (325)
- Laura De Bonfils (320)
- Clara Caleo (278)
- Ezio Luigi Fabiani (122)
Crescita della produttività del lavoro nei paesi Ocse 1995 - 2013. Italia ultima
Crescita della produttività del lavoro nei paesi Ocse 1995 2013. Italia ultima http://t.co/vJkCdgdfTx via @wordpressdotcom— Maurizio Sgroi (@maitre_a_panZer) May 27, 2015
Distribuzione della ricchezza nei principali paesi dell'area per classi http://t.co/l5jM7DZa16 via @wordpressdotcom— Maurizio Sgroi (@maitre_a_panZer) May 27, 2015
martedì 26 maggio 2015
lunedì 25 maggio 2015
24 Maggio 1915 - 2015: 100 anni fa iniziava la Grande Guerra per l'Italia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha voluto celebrare il ricordo di quell'evento con una visita a quello che è l'emblema della carneficina per i ventenni fanti-contadini: il Monte San Michele sopra Gorizia. Il San Michele è alto appena 200 metri e di fatto è una collina ma, rispetto alla pianura carsica ciorcostante è di fatto una montagna a guardia di Gorizia. Per conquistarlo, in 6 battaglie dell'Isonzo (in totale ce ne furono 12, inclusa quella della disfatta di Caporetto) morirono ben 111mila soldati italiani sui 650mila caduti militari in tutta la guerra. Il monte è zona Sacra fin da un decreto del 1922.
Il sacrario di Redipuglia è poco distante.
domenica 24 maggio 2015
Italian Cultural Institute - London: Italy's Great War
Italy's Great War
The experiences of soldiers on the Italian front, 1915-18
To mark the centenary of Italy's entry into the First World War, leading Italian and British scholars discuss how soldiers serving on the Alpine front in 1915-18 experienced the three and a half years of inhospitable conditions and often brutal fighting. Using, among other sources, the private diaries of soldiers conserved in the Archivio Diaristico Nazionale (Pieve Santo Stefano) and the Imperial War Museum (London), they will consider how rank and file troops and officers endeavoured to make sense of a conflict that led to the deaths of more than 600,000 Italians and which, far from creating greater national unity - as so many had hoped it would in the early summer of 1915 - left the country profoundly divided politically.
- Christopher Duggan - Professor of Modern Italian History and Director of the Centre for Italian History at the University of Reading and author of a number of books.
- Nicola Maranesi - Journalist, author of books, radio and television programs, and collaborator of the publishing group L'Espresso.
- Marco Mondini - Adjunct Professor in Military European History at the University of Padua and author of numerous books.
- Simon Robbins - Senior Archivist in the Department of Research at the Imperial War Museums, author of several books.
- Mark Thompson - Award winning British historian and author.
Information
Date: Thursday, June 04, 2015
Opening times: 6.30pm
Venue: ICI London
Organised by: ICI London
In collaboration with:
Free Event Booking Online
sabato 23 maggio 2015
La proposta di Renzi all'Europa è quella di fare debiti fuori bilancio...
Non vorrei passasse inosservato che la proposta di Renzi all'Europa è quella di fare debiti fuori bilancio.— Marco Cobianchi (@marcocobianchi) May 26, 2015
La spesa pubblica che ci soffoca: tutto è ancora organizzato su 110 province (abolite?)
Amarcord di Fare |
Il ministero dell’Economia, per esempio, ha 103 commissioni tributarie, 102 comandi della Guardia di Finanza, 97 uffici dell’Agenzia delle Entrate, 93 Ragionerie territoriali dello Stato, 83 uffici delle Dogane. La Giustizia, oltre a tribunali e procure, ha 109 archivi notarili. Il Lavoro, 109 direzioni. L’Istruzione, 104 uffici scolastici e 108 sedi del Consiglio nazionale delle ricerche. L’Interno, 106 prefetture e 103 Questure. Il Corpo forestale dello Stato, vigilato dall’Agricoltura, ha 98 comandi locali. Il ministero dei Beni culturali, 120 soprintendenze e archivi di Stato. Lo Sviluppo economico vigila sulle 105 Camere di commercio, che a loro volta hanno 103 Camere di conciliazione...
(tratto dal Corriere della Sera "IL LIBRO (E IL BILANCIO) DI COTTARELLI" Diecimila sedi dello Stato. La spesa pubblica che ci soffoca. Inefficienze, enti che si moltiplicano e paradossi nel racconto del commissario alla revisione della spesa" di Sergio Rizzo)
La spesa pubblica sarebbe..di sinistra se servisse dare a ultimi
@Italia_Unica spesa pubblica sarebbe..di sinistra se servisse dare a ultimi e a ki ha poco.Nn pare:seguitano avere quelli ke hanno gia'molto— anna sedda (@emapunza) May 25, 2015
venerdì 22 maggio 2015
Le #LadyLike del #PD portano sfiga? Vedremo i risultati alle regionali 2015
#Regionali2015 Le donne del Pd spingono @ale_moretti . «È il nostro tempo, non ci fermeranno» http://t.co/1W3K86uc3W pic.twitter.com/TOlkLQsesM— Corriere del Veneto (@corriereveneto) May 26, 2015
giovedì 21 maggio 2015
Incontro con il prof. Marcello Messori, Presidente Ferrovie dello Stato e Direttore della LUISS School of European Political Economy
Questa mattina alla Wax Chandlers Hall s'é svolto l'incontro con il Prof MARCELLO MESSORI, Presidente Ferrovie dello Stato e Direttore della LUISS School of European Political Economy.
L'evento fa parte della serie di breakfast che il Business Club Italia organizza periodicamente a Londra.
Il tema dell'incontro é stato: "Italia 2015: come costruire un mercato finanziario meno banco-centrico?"
mercoledì 20 maggio 2015
Mostra "Dangerous Characters in London's Little Italy - Fascists, Anti-Fascists, Sufragettes and Spies"
Una delegazione di Italia Unica Londra ha partecipato all'inaugurazione della mostra "Dangerous Characters in London's Little Italy - Fascists, Anti-Fascists, Sufragettes and Spies". La mostra é curata da Alfio Bernabei ed allestita da ANPI Londra, INCA CGIL, PD Londra e SEL UK presso la Holborn Library.
La mostra tratta il tema del radicamento del fascismo all'interno della comunità italiana in Londra e dell'operazione di contrasto ad esso da parte di antifascisti, italiani e non. Il materiale copre il periodo dall'avvento del fascismo all'inizio degli anni Venti fino all'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista, con particolare attenzione all'affondamento della Arandora Star il 2 luglio 1940.
L'esposizione contiene il materiale della mostra "Esilio e tragedia nella Little Italy di Londra" con l'aggiunta di immagini e documenti a cura di Alfio Bernabei, autore del documentario "Dangerous characters".
La mostra è visitabile al secondo piano della Holborn Library e rimarrá aperta sino al 3 luglio. Per ulteriori dettagli: http://www.camden.gov.uk/ccm/navigation/leisure/local-history/local-history-news-and-events/
La mostra tratta il tema del radicamento del fascismo all'interno della comunità italiana in Londra e dell'operazione di contrasto ad esso da parte di antifascisti, italiani e non. Il materiale copre il periodo dall'avvento del fascismo all'inizio degli anni Venti fino all'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista, con particolare attenzione all'affondamento della Arandora Star il 2 luglio 1940.
L'esposizione contiene il materiale della mostra "Esilio e tragedia nella Little Italy di Londra" con l'aggiunta di immagini e documenti a cura di Alfio Bernabei, autore del documentario "Dangerous characters".
La mostra è visitabile al secondo piano della Holborn Library e rimarrá aperta sino al 3 luglio. Per ulteriori dettagli: http://www.camden.gov.uk/ccm/navigation/leisure/local-history/local-history-news-and-events/
Il mayor di Camdem, l'Italiano Lazzaro Pietragnoli ed il Console Generale Mazzanti |
lunedì 18 maggio 2015
Prossimi eventi a Londra (maggio - giugno 2015)
Martedi 19 maggio alle ore 19: Inaugurazione della mostra "Dangerous Characters in London's Little Italy - Fascists, Anti-Fascists, Sufragettes and Spies" - Holborn Library, in 32-38 Theobalds Road, London WC1X 8PA
Giovedi 21 maggio ore 8.30 (mattino): Business Club Italia 21 maggio 2015 Prof Marcello Messori - Presidente FFSS - Wax Chandlers Hall, 6 Gresham Street, London EC2V 7AD
Giovedi 28 maggio - Il presidente della Repubblica Mattarella all'European Institute LSE - public lecture - Time: 4.45-5.30pm Venue: LSE Campus, Venue TBC
Domenica 31 Maggio ore 17.00 Ricevimento formale per la Festa della Repubblica, che quest’anno si terrà presso l’Istituto Italiano di Cultura (su invito personale)
Giovedì 4 Giugno ore 18.30 Istituto Italiano di Cultura "Italy's Great War" The experiences of soldiers on the Italian front, 1915-18
domenica 17 maggio 2015
Inaugurazione della mostra "Dangerous Characters in London's Little Italy - Fascists, Anti-Fascists, Sufragettes and Spies"
Alla presenza del Console Generale d'Italia
Inaugurazione della mostra
"Dangerous Characters in London's Little Italy - Fascists, Anti-Fascists, Sufragettes and Spies"
Materdi 19 maggio alle ore 19 la Holborn Library, in 32-38 Theobalds Road, London WC1X 8PA
La mostra, curata da Alfio Bernabei, ex-corrispondente L'Unita' da Londra, e promossa da ANPI Londra, tratta il tema del radicamento del fascismo all'interno della comunità italiana in Londra e dell'operazione di contrasto ad esso da parte di antifascisti, italiani e non. Il materiale copre il periodo dall'avvento del fascismo all'inizio degli anni Venti fino all'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista, con attenzione dell'affondamento della nave Arandora Star il 2 luglio 1940.
L'esposizione contiene il materiale della mostra "Esilio e tragedia nella Little Italy di Londra" con l'aggiunta di immagini e documenti a cura di Alfio Bernabei, autore del documentario "Dangerous characters" che abbiamo proiettato in marzo e che potrete vedere nuovamente presso i locali della mostra.
La mostra è già visitabile e rimarrá aperta sino al 3 luglio. Per ulteriori dettagli ed orari di apertura potete fare riferimento al sito della biblioteca.
I Titoli di Libero: Pensionionati
Peró la cosa é bipartisan con anche Grillo che se la prende con i "papponi delle vitalizio"...
http://www.beppegrillo.it/2015/05/i_papponi_del_vitalizio.html?s=n
giovedì 14 maggio 2015
Riforma Fornero delle pensioni: prima l'han votata, poi l'avversano
Siamo a maggio 2015 e in questi giorni si parla della decisione della Corte Costituzionale che bocciando l'art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, ossia la cosiddetta norma Fornero contenuta nel ''Salva Italia'' varato dal governo Monti. Il ricorso contro la norma dell'esecutivo Monti era stato portato davanti alla Suprema Corte da Federmanager e da Manageritalia.
In pratica, la Consulta ha sancito che il blocco della rivalutazione delle pensioni è incostituzionale. La norma che, per il 2012 e 2013, aveva stabilito, «in considerazione della contingente situazione finanziaria», che sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) scattasse il blocco della perequazione, ossia il meccanismo che adegua le pensione al costo della vita, è incostituzionale.
Ne è subito nata una polemica sulle cifre da restituire perchè la decisione è immediatamente esecutiva e quindi il Governo Renzi deve restituire ai pensionati le cifre precedentemente bloccate. Si sa che son circa 5.5 milioni i pensionati rimasti 'congelati' dal blocco degli aggiornamenti Istat. Questo significa, secondo diversi analisti, che gli effetti cumulati della sentenza porterebbero a un costo di 8,7 miliardi per gli anni 2012, 2013 e 2014, un costo di un 1,9 miliardi per i primi 5 mesi del 2015 e un costo a regime che si proietta per il 2016 e il 2017 di 3,5 miliardi all'anno. Il totale sarebbe quindi di 17 miliardi lordi, 14 al netto delle imposte.
Le reazioni dal mondo politico sono le seguenti:
In questo, ci viene in aiuto un utile articolo di LeggiOggi.it: "Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono" in cui si può vedere il nome di chi ha votato alla Camera dei deputati, alla votazione del 16 dicembre 2011 (fonte: www.camera.it) la riforma e quindi anche l'art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, la cosiddetta norma Fornero contenuta nel ''Salva Italia'' varato dal governo Monti.
Insomma, chi ha votato a favore della norma che oggi la Consulta ha dichiarato incostituzionale?
Qui la lista... vediamo se riconoscete i nomi di chi oggi tuona contro quella stessa legge ed invoca la restituzione di quei 17 miliardi.
Dal nostro punto di vista noi siamo dalla parte del blocco dell'indicizzazione, per cui siamo contrari alla restituzione. Ma lo eravano all'epoca della riforma Fornero e lo siamo ora.
===============
Fonti:
In pratica, la Consulta ha sancito che il blocco della rivalutazione delle pensioni è incostituzionale. La norma che, per il 2012 e 2013, aveva stabilito, «in considerazione della contingente situazione finanziaria», che sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) scattasse il blocco della perequazione, ossia il meccanismo che adegua le pensione al costo della vita, è incostituzionale.
Ne è subito nata una polemica sulle cifre da restituire perchè la decisione è immediatamente esecutiva e quindi il Governo Renzi deve restituire ai pensionati le cifre precedentemente bloccate. Si sa che son circa 5.5 milioni i pensionati rimasti 'congelati' dal blocco degli aggiornamenti Istat. Questo significa, secondo diversi analisti, che gli effetti cumulati della sentenza porterebbero a un costo di 8,7 miliardi per gli anni 2012, 2013 e 2014, un costo di un 1,9 miliardi per i primi 5 mesi del 2015 e un costo a regime che si proietta per il 2016 e il 2017 di 3,5 miliardi all'anno. Il totale sarebbe quindi di 17 miliardi lordi, 14 al netto delle imposte.
Le reazioni dal mondo politico sono le seguenti:
#Pensioni. Diciamo basta,che si faccia decreto,che restituisca tutto a tutti, e che Renzi si assuma sue responsabilità. Altro che tesoretto!— Renato Brunetta (@renatobrunetta) May 14, 2015
#Pensioni: Governo prepara decreto-truffa | Maurizio Gasparri https://t.co/s78KYL9heb via @sharethis— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) May 14, 2015
#FdIAN @GiorgiaMeloni "Doveroso restituire soldi a tutti i #pensionati e subito, come successo con pensionati d'oro" https://t.co/3C0lOGj1iI
— Fratelli d'Italia-AN (@FratellidItaIia) May 13, 2015
Il problema è che chi oggi tuona contro il governo Renzi, governo sostenuto da PD e NCD, in molti casi si è dimenticato di aver votato quella norma della legge Fornero quando il governo Monti, di cui la Fornero era ministro del Lavoro, la propose sotto la pressione dell'emergenza conti pubblici.#RestituiteilMaltolto: Da #FdIAN assistenza gratuita ai #pensionati per far valere i loro diritti. Contattaci! pic.twitter.com/3MiXObi9yJ— Fratelli d'Italia-AN (@FratellidItaIia) May 14, 2015
In questo, ci viene in aiuto un utile articolo di LeggiOggi.it: "Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono" in cui si può vedere il nome di chi ha votato alla Camera dei deputati, alla votazione del 16 dicembre 2011 (fonte: www.camera.it) la riforma e quindi anche l'art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, la cosiddetta norma Fornero contenuta nel ''Salva Italia'' varato dal governo Monti.
Insomma, chi ha votato a favore della norma che oggi la Consulta ha dichiarato incostituzionale?
Qui la lista... vediamo se riconoscete i nomi di chi oggi tuona contro quella stessa legge ed invoca la restituzione di quei 17 miliardi.
Dal nostro punto di vista noi siamo dalla parte del blocco dell'indicizzazione, per cui siamo contrari alla restituzione. Ma lo eravano all'epoca della riforma Fornero e lo siamo ora.
Il sempre pacato titolismo di Libero |
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Fonti:
- 13 maggio 2015 - «Così ho vinto davanti alla Consulta contro il blocco delle pensioni» Parla Giuseppe Cardinale, il pensionato che ha fatto ricorso battendo Inps e Stato
- 12 MAGGIO 2015 - Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono
- 6 maggio 2015 - Federmanager, rispettare sentenza Consulta su pensioni, no a contributi solidarietà
- 01 maggio 2015 - LA CONSULTA BOCCIA IL BLOCCO DELL'INDICIZZAZIONE PER LE PENSIONI: COINVOLTI IN 6 MILIONI Dopo la decisione della Corte costituzionale sulla legge Fornero, l'Istat calcola quanti pensionati sono interessati dalla novità. Nel 2013 erano il 36%, assegni d'oro per lo 0,1%
- 1 maggio 2015 - NÉ L'INPS NÉ LA RAGIONERIA FORNISCONO ANCORA CIFRE UFFICIALI SUI RIMBORSI LA SENTENZA SULLE PENSIONI. IL GIALLO DEI NUMERI
- 30 aprile 2015 - Pensioni, la Consulta boccia il blocco della rivalutazione
- 10 MAR 2015 - Perequazione, oggi l’udienza sul ricorso alla Corte Costituzionale
Questo il passaggio incriminato sull’indicizzazione:
“in considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e’ riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento”
I tweet dell'Avvocato dello Stato che ha difeso il Governo davanti alla Consulta su pensioni
.@ricpuglisi ha recuperato i tweet dell'avv. dello Stato che ha difeso il Governo davanti alla Consulta su pensioni https://t.co/xqeJPNmH9u— Simone Spetia (@simonespetia) May 14, 2015
Un po' di tweet passati di @justine_a_f (dato che l'account è ora protetto)
#consulta #pensioni pic.twitter.com/nf2L5DxxId
— Riccardo Puglisi (@ricpuglisi) May 14, 2015
mercoledì 13 maggio 2015
The Economist: Why Europe's boat people are such a huge problem
#DailyChart: Why Europe's boat people are such a huge problem, in graphics http://t.co/utLJq4bVQ8 pic.twitter.com/IezivPVFzP— The Economist (@ECONdailycharts) May 13, 2015
martedì 12 maggio 2015
Cosa frena ancora la crescita italiana? L'opinione del quotidiano economico tedesco @handelsblatt
Cosa frena ancora la crescita italiana? L'opinione del quotidiano @handelsblatt http://t.co/CBf0WoCVvw via @giornalettismo @andrea_mollica— Europa o no (@EuropaOno) May 14, 2015
Regionali 2015: il Partito Democratico e il sostegno da parte di liste che han candidati "impresentabili"
Un'opera di origine campana |
Ha quindi vinto le primarie PD per la Regione Campania, dove, evidentemente, agli elettori del PD la condanna di primo grado, per effetto della quale è stato anche interdetto per un anno dai pubblici uffici, non ha creato nessun patema. Per altro, i giudici hanno concesso la sospensione della pena e De Luca ha fatto appello. Il Partito Democratico, quindi, candida Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania.
Salta fuori che a sostenere la lista PD di De Luca ci sono liste che candidano una costellazione di personaggi che la tradizione del PD vorrebbe definire "impresentabili". Si parla di nostalgici del Duce e di professionisti del voto di scambio, alcuni in odore di camorra (fonte "Gli Impresentabili (Massimo Gramellini)".
Al che in molti si son chiesti come mai il PD non abbia selezionato queste alleanze o abbia posto dei paletti alle candidature delle liste alleate.
Malafede? Furbizia e pelo sullo stomaco alto così? Incompetenza? Menefreghismo? Tutto fa brodo pur di vincere? Boh!
Come reazione, De Luca ha invitato gli elettori a non votare certi ceffi presenti nelle liste civiche che... sostengono la sua candidatura. Ieri il vicesegretario nazionale del partito democratico Guerini ha ribadito il concetto.
Gramellini conclude alla grande: "Dunque l’appello più surreale della storia suona più o meno così: «Cari cittadini, vi saremo veramente grati se non darete il vostro voto alle persone con cui ci siamo alleati».
Ma se sono talmente impresentabili da non meritare il nostro sì, perché vi siete accordati con loro? E soprattutto, perché continuate a restarci insieme anche adesso? Toccherebbe alla politica selezionare la classe dirigente da sottoporre al giudizio del popolo."
Ma se sono talmente impresentabili da non meritare il nostro sì, perché vi siete accordati con loro? E soprattutto, perché continuate a restarci insieme anche adesso? Toccherebbe alla politica selezionare la classe dirigente da sottoporre al giudizio del popolo."
Statt accuort!
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- 12 maggio 2015 - Corriere.it: Elezioni Regionali Campania: Impresentabili e voltagabbana
- 12 maggio 2015 Contropiede: Sono più impresentabili gli eletti o gli elettori?
- 9 maggio 2015 Dagospia: MICHELE SERRA LANCIA L’ALLARME: “RENZI AVRÀ LETTO LE PAROLE DI SAVIANO SUGLI IMPRESENTABILI E COLLUSI NELLE LISTE DI VINCENZO DE LUCA, CANDIDATO PD IN CAMPANIA?”
- 7 maggio 2015 Huffington Post: Roberto Saviano: "Gomorra è nelle liste di Vincenzo De Luca. La lotta alla mafia non è una priorità di Matteo Renzi"
- 25 gennaio 2015 TGCom: Abuso d'ufficio, condannato il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca
lunedì 11 maggio 2015
Italia Unica di Londra sui Risultati delle General Election 2015 - un commento a caldo
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che
tutto cambi – o no?
La vittoria dei
conservatori alle elezioni britanniche questo passato giovedì ha sorpreso
tutti- conservatori in primis. I sondaggisti si stanno facendo un profondo
esame di coscienza, incapaci di spiegare come i loro sofisticati metodi abbiano
potuto sbagliare di così tanto. Come scritto in un precedente post, tutti si aspettavano e avevano prognosticato
tutt’altri risultati, oltre a scenari di quasi fanta-politica su coalizioni a 3
partiti e governi di minoranza. E invece, come da buona sana tradizione di
Westminster, al governo ci sarà un solo partito, quello dei Tories, con una maggioranza
assoluta (331 dei 650 seggi di Westminster). I Labour di centro-sinistra hanno
subito una disfatta notevole non tanto in termini di voti, ma ottenendo solo
232 seggi, cioè 26 in meno delle elezioni precedenti. Per i Liberal Democrats è
stata una vera e propria Caporetto, con 49 seggi in meno rispetto al 2010 e 15%
di voti in meno. Anche il tanto temuto UKIP non è andato molto lontano,
vincendo un solo seggio, benché in termini di percentuale di supporto nella
popolazione si sia rivelato in linea con le aspettative pre-elettorali (12.6%).
Insomma, il
vecchio adagio del Gattopardo sembra avere ancora una volta ragione. Anche se
il Regno Unito è passato ad avere un sistema multipartitico, la legge
elettorale e, probabilmente, il terrorismo mediatico che è arrivato persino a
ipotizzare un intervento della regina in caso di situazione di governo
instabile, hanno avuto la meglio sulle indecisioni degli elettori britannici.
Time to go home. But not for David and Nicola |
Cosa spiega il cambiamento?
I sondaggi non
sono riusciti a immaginare, e men che meno a predire, i risultati del 7 maggio.
Fino all’ultimo hanno dato per testa a testa i due partiti principali, Tories e
Labour, sottostimando la vittoria dell’SNP in Scozia, che ha ottenuto 56 su 59
seggi disponibili. Ora le spiegazioni della sorpresa elettorale abbondano.
Riguardo alla
disfatta labourista, c’è chi accusa Miliband di aver semplicemente fallito
nell’essere un leader credibile con una narrativa coerente[1].
All’interno della sinistra stessa, Blair e i Blairisti di una sinistra più
centrista, si rammaricano che la leadership abbia alienato la classe media, e
di essersi solo rivolta a chi riceve sussidi e fatica ad arrivare a fine mese. Più
difficile da spiegare come molti dei voti per i labouristi siano finiti a UKIP,
specialmente nel nord del paese. Presumibilmente UKIP è riuscito a parlare all’
‘Inglese ordinario’ con argomenti più convincenti e terra terra dei laburisti. I
Liberal Democrats hanno raccolto i frutti – amari - di cinque anni di
coalizione e compromessi su alcuni dei loro punti programmatici fondamentali,
come le rette scolastiche. E potenzialmente anche anche subito le conseguenze
di un voto strategico di molti, che, sapendoli in declino, hanno preferito votare
per partiti più forti.
#Brexit: la vedi quella porta? |
In maniera più
positiva, altri commentatori lodano e danno tutto il merito del successo Tory alla
leadership capace di Cameron, che molti elettori, inclusa una gran parte dei
votanti laburisti, trova un primo ministro più convincente per il paese di
Miliband. In maniera pragmatica e, volendo, molto britannica, si può inoltre
riflettere sul saggio principio che gli elettori votano ‘con le loro tasche’,
ovvero basandosi principalmente sulla situazione economica. Molti giornali hanno
messo in guardia sul caos economico che un governo Labour avrebbe causato, e
sottolineato al contrario la crescita e la disoccupazione in diminuzione che
Cameron è riuscito ad ottenere durante il suo mandato. Questo può aver avuto un
peso notevole nelle decisioni degli elettori, una volta entrati nell’intimità
anonima della cabina elettorale.
The winner takes it all- the loser has to fall[2]
Questa strofa di
una canzone degli Abba riassume concisamente quello che sta succedendo ai ‘losers’,
perdenti di queste elezioni. Tutti e tre i leader dei partiti che più hanno
sofferto perdite in queste elezioni hanno deciso di dare le dimissioni. Ed
Miliband, leader Labourista, Nick Clegg, leader dei Liberal Democrats, e Nigel
Farage, leader di UKIP che non è riuscito a conquistare il seggio nella sua
circoscrizione, hanno tutti abbandonato il loro ruolo a capo dei rispettivi
partiti. Le lotte per la successione sono già cominciate, in particolare nel
partito laburista, dove si parla persino di un ritorno del fratello di Ed
Miliband, David, da molti considerato come un leader più convincente e che
aveva perso le elezioni di partito per poco contro suo fratello. Ci si domanda
se Farage resterà davvero lontano dalla politica a lungo. Al momento ha
annunciato di prendersi un periodo di vacanza, e tanti si aspettano che tornerà
all’attacco in una veste o un’altra. Le tre dimissioni sono comunque un buon
segno di una democrazia funzionante, in cui il leader assume le proprie
responsabilità e lascia spazio ad altre visioni per elezioni future.
Arrivare dal Camerun sarà più difficile col rinato Cameron? |
Ma anche il
vincitore, paradossalmente, non avrà una vita facile. Nel mandato precedente di
Cameron ci sono state più ribellioni[3]
nella House of Commons – ovvero voti in direzione opposta alla linea di
partito- che in qualunque altro governo del dopoguerra. Oggi, con una
maggioranza assai risicata di 12 seggi, sicuramente Cameron avrà non poche
difficoltà a passare leggi. Una forte disciplina di partito sarà assolutamente
necessaria, e a Westminster il ruolo di ‘chief-whip’[4]
è proprio dedicato al mantenimento di questa disciplina. Cameron dovrà quindi
imperativamente tenere a redini corte i suoi parlamentari per riuscire a fare
fronte unico sulle questioni spinose del prossimo quinquennio.
Nel futuro, rischio di spaccature dentro e fuori.
Le due sfide
principali per il nuovo governo conservatore sono due potenziali spaccature,
una all’interno e una all’esterno dei confini nazionali. La prima è quella tra
la Scozia e il resto del regno unito. La vittoria schiacciante dell’SNP, il
partito nazionalista scozzese di orientamento di sinistra, e la probabile
vittoria dello stesso nelle elezioni per il parlamento scozzese in l’anno
prossimo, significano che la Scozia ora ha la legittimità per domandare sempre
più indipendenza e diritti. Sembra in effetti strano pensare che questioni prettamente
scozzesi siano determinate da un partito di maggioranza, quello dei Tories, che
in tutta la Scozia ha vinto un solo seggio. E viceversa, che rappresentanti di
un partito puramente scozzese decida di questioni inglesi o gallesi.
Oggi siam tutti British-Italians |
L’altra divisione
che rischia Cameron è quella tra il Regno Unito e l’Europa. Il tanto temuto e
discusso referendum sull’appartenenza o meno all’Unione Europea ora accadrà per
forza nel 2017. E il fatto che UKIP, se il Regno Unito avesse un sistema proporzionale,
avrebbe vinto quasi circa 80 seggi in parlamento[5],
rende questo referendum ancora più pericoloso. La metà del partito conservatore
ha posizioni euroscettiche – o eurofobe, gli eurofili LibDems sono annientati,
gli altri elettori restano da convincere. La campagna per restare nell’UE è
cominciata letteralmente già la notte del voto, ed organizzazioni pro-UE stanno
reclutando attivamente (per es. la multi-partitica British Influence). In questi due anni a venire prima del referendum Cameron cercherà di
rinegoziare alcuni aspetti del deal UK-UE, ma sarà un compito arduo perché i
partner europei non vogliono un cambiamento al trattato, che domanderebbe
referenda in molti paesi. Cameron quindi dovrà essere un abile negoziatore e
riuscire a vendere in casa qualunque piccola battaglia vinta a Bruxelles come
una vittoria schiacciante.
Come molti
giornali inglesi scrivono, è bene che Cameron si goda queste brevi ore di
gloria e successo, perché i prossimi cinque anni saranno assai ardui per
diverse ragioni: sfide di partito, di politica, e di politiche specifiche, per
non parlare di questioni esistenziali come la Scozia e l’Europa. Se superficialmente quindi la situazione
sembra una continuazione del solido modello democratico di Westminster, con un
partito di maggioranza alla guida del paese, non è detto che in fondo, lo
scenario politico e istituzionale britannico non sia, in realtà, profondamente,
indelebilmente cambiato.
Per Italia Unica - Londra
[3] Per i dati sulle ribellioni nella House of Commons, si
legga lo studio di Cowley e Stuart su
www.psa.ac.uk/insight-plus/blog/most-rebellious-parliament-post-war-era
[4] membro di un gruppo parlamentare incaricato di tenere i
collegamenti tra il leader del partito e il gruppo stesso, assicurando che i
parlamentari votino secondo la linea del partito
domenica 10 maggio 2015
Migrazioni straordinarie da Africa e Medio Oriente: le proposte di Italia Unica
Migrazioni straordinarie da Africa e Medio Oriente: le proposte di Italia Unica - http://t.co/7WvlAalw9N via @Italia_Unica #ItaliaUnica— Italia Unica Londra (@IU_Londra) May 10, 2015
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