domenica 22 marzo 2015

8. Intervista ai candidati #COMITES di Londra: quali sono i motivi della mancata iscrizione all'AIRE da parte di tanti Italiani all'estero?



Continua l'intervista fatta di 12 domande. Le liste sono qui elencate in ordine alfabetico.
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Domanda 8Quanti Italiani, secondo voi, sono a Londra senza essere iscritti all'AIRE? e quali sono i motivi di questa mancata iscrizione?





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Lista ItalUk
Risponde Luigi Reale - Capolista
Gruppo Facebook: Italuk Comites
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La questione dei non iscritti all’Anagrafe degli italiani all’estero (aire) è una questione molto seria. Si stima che nella Circoscrizione Consolare di Londra siano 250mila, circa la metà del totale. Un problema serio che limita di fatto l’acquisizione di alcuni diritti come italiani all’estero, come il diritto al voto o al poter usufluire di alcuni servizi consolari. Se vogliamo l’iscrizione all’aire è anche obligatoria quando si risiede all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi. 

Ma attenzione c’è anche l’altra faccia della medaglia, iscrivendosi all’aire si acquisiscono degli oneri che i non iscritti non hanno. Ad esempio se hai una prima casa di proprietà in Italia non sfitta non paghi l’IMU, appena ti iscrivi all’aire diviene seconda casa e paghi la tassa. Meno che tu non sia un pensionato o rientri in quel 20% dei comuni che hanno riconosciuto agli italiani all’estero pari status di quelli in Italia. Il non iscriversi all’aire non è soltanto frutto di una mancanza d’informazione ma c’è anche dell’altro. Un problema serio e spinoso che va affrontato con un’analisi seria e ponderata.

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Lista Mani Unite
Risponde il delegato di lista Avv. Alessandro Gaglione - Capolista: Padre Giandomenico Ziliotto
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Il motivo per cui molti connazionali non si iscrivono all’AIRE (che, ricordiamo, e’ un obbligo di legge) risiede forse nella carenza di una informazione chiara e puntuale, prima di tutto, sul fatto stesso che esista l’AIRE e che sia obbligatorio iscriversi. 

In secondo luogo, bisognerebbe informare bene i connazionali su quali siano i vantaggi dell’essere iscritti e, pertanto, a quali servizi si puo’ accedere in seguito all’iscrizione medesima. Infine, questa informazione dovrebbe anche contribuire a sfatare alcune leggende metropolitane che limitano l’iscrizione dei connazionali all’AIRE (una fra tutte, la classica paura di perdere il diritto all’assistenza sanitaria in Italia).


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Lista Moving Forward
Risponde il delegato di lista Andrea Pisauro - Capolista: Martina Di Simplicio
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I motivi più frequenti della mancata iscrizione sono la paura di perdere il proprio medico di base in Italia o la proprieta’ di case in Italia in comuni che le considererebbero seconde case in caso di trasferimento della residenza all'estero. Ma c'è anche chi non si iscrive per ragioni diciamo cosi psicologiche, per non dirsi di essere effettivamente emigrato o perchè in effetti non ha idea di dove sarà tra sei mesi o un anno, e magari non lo sa per anni. 

È il portato più complesso e a volte drammatico della precarietà che si riflette nei numeri. Tra gli italiani a Londra con meno di 35 anni, al massimo uno su tre è iscritto all'AIRE. Percentualli irrisorie tra studenti e chi viene a lavorare mentre impara l'inglese. Di fatto, l'AIRE è uno strumento lento e inefficace nel registrare le complesse dinamiche migratorie che osserviamo.

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Lista Siamo Italiani
Risponde Ezio Luigi Fabiani - Capolista
Twitter: @siamouk
Ashtag: #SiamoItalianiComites
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Sito Internet: http://siamoitaliani.info/
Email di lista: siamoitaliani@safe-mail.net

I non iscritti all’AIRE sono almeno tanti quanti gli iscritti all’AIRE. Molti di questi non sono stanziali e stanno qui solo alcuni mesi o magari pochi anni. Poi ci sono i parenti in visita che si fermano dei mesi. Perché non si iscrivono? Secondo me perché non si fidano del legislatore perché è parte del germe italiano del “non fidarsi del legislatore” di fatto molti ti rispondono “mi conviene farlo?”. 

Prima di tutto l’iscrizione è un dovere di legge passati i 12 mesi però il legislatore ha deciso di non tartassare chi non si è iscritto e così la non iscrizione continua a non essere una questione sul tavolo. Questo aspetto è più legato alla mancanza di senso civico e le lacune del “sistema paese” dove tra ministeri (es. Esteri e Interni) non c’è il dialogo che probabilmente dovrebbe esserci. Il rischio è che il Consolato sia strutturato per sostenere gli iscritti all’AIRE però se poi ci sono il doppio di italiani in quel bacino consolare è chiaro che le Istituzioni non ce la fanno a dare un servizio adeguato: per cui c’è l’errore di non iscriversi all’AIRE che crea un disguido di fondo. Il COMITES dovrebbe essere uno dei motori per diffondere l’importanza dell’iscrizione AIRE.

1 commento:

  1. in che modo il COMITES potrebbe aiutare l'iscrizione all'AIRE da parte degli Italiani che dovrebbero iscriversi ma non lo fanno?

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