In pratica, la Consulta ha sancito che il blocco della rivalutazione delle pensioni è incostituzionale. La norma che, per il 2012 e 2013, aveva stabilito, «in considerazione della contingente situazione finanziaria», che sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) scattasse il blocco della perequazione, ossia il meccanismo che adegua le pensione al costo della vita, è incostituzionale.
Ne è subito nata una polemica sulle cifre da restituire perchè la decisione è immediatamente esecutiva e quindi il Governo Renzi deve restituire ai pensionati le cifre precedentemente bloccate. Si sa che son circa 5.5 milioni i pensionati rimasti 'congelati' dal blocco degli aggiornamenti Istat. Questo significa, secondo diversi analisti, che gli effetti cumulati della sentenza porterebbero a un costo di 8,7 miliardi per gli anni 2012, 2013 e 2014, un costo di un 1,9 miliardi per i primi 5 mesi del 2015 e un costo a regime che si proietta per il 2016 e il 2017 di 3,5 miliardi all'anno. Il totale sarebbe quindi di 17 miliardi lordi, 14 al netto delle imposte.
Le reazioni dal mondo politico sono le seguenti:
#Pensioni. Diciamo basta,che si faccia decreto,che restituisca tutto a tutti, e che Renzi si assuma sue responsabilità. Altro che tesoretto!— Renato Brunetta (@renatobrunetta) May 14, 2015
#Pensioni: Governo prepara decreto-truffa | Maurizio Gasparri https://t.co/s78KYL9heb via @sharethis— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) May 14, 2015
#FdIAN @GiorgiaMeloni "Doveroso restituire soldi a tutti i #pensionati e subito, come successo con pensionati d'oro" https://t.co/3C0lOGj1iI
— Fratelli d'Italia-AN (@FratellidItaIia) May 13, 2015
Il problema è che chi oggi tuona contro il governo Renzi, governo sostenuto da PD e NCD, in molti casi si è dimenticato di aver votato quella norma della legge Fornero quando il governo Monti, di cui la Fornero era ministro del Lavoro, la propose sotto la pressione dell'emergenza conti pubblici.#RestituiteilMaltolto: Da #FdIAN assistenza gratuita ai #pensionati per far valere i loro diritti. Contattaci! pic.twitter.com/3MiXObi9yJ— Fratelli d'Italia-AN (@FratellidItaIia) May 14, 2015
In questo, ci viene in aiuto un utile articolo di LeggiOggi.it: "Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono" in cui si può vedere il nome di chi ha votato alla Camera dei deputati, alla votazione del 16 dicembre 2011 (fonte: www.camera.it) la riforma e quindi anche l'art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, la cosiddetta norma Fornero contenuta nel ''Salva Italia'' varato dal governo Monti.
Insomma, chi ha votato a favore della norma che oggi la Consulta ha dichiarato incostituzionale?
Qui la lista... vediamo se riconoscete i nomi di chi oggi tuona contro quella stessa legge ed invoca la restituzione di quei 17 miliardi.
Dal nostro punto di vista noi siamo dalla parte del blocco dell'indicizzazione, per cui siamo contrari alla restituzione. Ma lo eravano all'epoca della riforma Fornero e lo siamo ora.
Il sempre pacato titolismo di Libero |
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Fonti:
- 13 maggio 2015 - «Così ho vinto davanti alla Consulta contro il blocco delle pensioni» Parla Giuseppe Cardinale, il pensionato che ha fatto ricorso battendo Inps e Stato
- 12 MAGGIO 2015 - Riforma Fornero: ecco i nomi di tutti i politici che la votarono
- 6 maggio 2015 - Federmanager, rispettare sentenza Consulta su pensioni, no a contributi solidarietà
- 01 maggio 2015 - LA CONSULTA BOCCIA IL BLOCCO DELL'INDICIZZAZIONE PER LE PENSIONI: COINVOLTI IN 6 MILIONI Dopo la decisione della Corte costituzionale sulla legge Fornero, l'Istat calcola quanti pensionati sono interessati dalla novità. Nel 2013 erano il 36%, assegni d'oro per lo 0,1%
- 1 maggio 2015 - NÉ L'INPS NÉ LA RAGIONERIA FORNISCONO ANCORA CIFRE UFFICIALI SUI RIMBORSI LA SENTENZA SULLE PENSIONI. IL GIALLO DEI NUMERI
- 30 aprile 2015 - Pensioni, la Consulta boccia il blocco della rivalutazione
- 10 MAR 2015 - Perequazione, oggi l’udienza sul ricorso alla Corte Costituzionale
Questo il passaggio incriminato sull’indicizzazione:
“in considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e’ riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento”
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