giovedì 30 ottobre 2014

Ve lo avevamo detto! Le elezioni dei #COMITES sono state indette con modalità sbagliate!

"Le elezioni dei COMITES, per lungo tempo attese, sono state indette con modalità tali da compromettere i diritti costituzionalmente riconosciuti di milioni di cittadini italiani" questo lo dice il Senatore Claudio Micheloni in un'intervista su "QuasiMezzogiorno" - Il punto di vista - Le elezioni dei COMITES.

E cita pure alcuni esempi "in Vallonia, su oltre 150.000 elettori italiani, gli iscritti al 28 ottobre risultavano essere 815; in Svizzera, stando a quanto comunicato dall'ambasciatore, risultano 8.000 iscritti su 400.000 elettori. Quanto alle liste: a Barcellona, Madrid, Liegi, Lille, Lione, Nizza, etc. non è stata presentata alcuna lista; a Londra le liste ammesse saranno probabilmente ridotte da tre a una, peraltro riconducibile a Forza Italia; in molti consolati è stata depositata una sola lista, e questi, va ribadito, sono solo alcuni dei molti casi che stanno emergendo giorno dopo giorno".

Noi lo avevamo detto da tempo: l'elettorato effettivo sarebbe stato risicato (andrà bene se voterà il 2% degli iscritti AIRE in ciascun consolato) 

Quello che ci differenzia dal coro del dissenso rispetto a queste elezioni dei COMITES è che noi riteniamo che fondamentalmente agli Italiani all'estero non interessino i COMITES. 

Aboliteli! (così risparmiamo sia gli sprechi nella gestione che la farsa delle elezioni) 

Diffamazione, ecco il bavaglio per i giornali anche online: multe fino a 50 mila euro

Le informazioni le dovremo prendere da blog esteri allora?
Questa la domanda che uno si pone di fronte alla nuova normativa sulla diffamazione passata ieri al senato e discussa in dettaglio qui: "Diffamazione, ecco il bavaglio per i giornali anche online: multe fino a 50 mila euro"

E "Ddl diffamazione: testate online, si va oltre la rettifica. Rispunta il ‘bavaglio’ per i blog"

C'è voglia di regolare i conti con i giornalisti, anche con quelli che lavorano nelle testate online?

La norma ora passa di nuovo alla Camera. 

"Ed in Italia tutti zitti, allineati e coperti" (cit. Boldrin) 


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mercoledì 29 ottobre 2014

Problemi nella Raccolta Firme per le liste dei #COMITES a Londra?

Un tweet dell'on. Picchi sui Comites a Londra...


Nel frattempo nel Partito Democratico dichiarano:

28-10-2014 Il responsabile dem per gli italiani nel mondo "Comites, Marino (Pd): partecipazione liste soddisfacente, ma 20% senza candidati" Eugenio Marino, Pd nel mondo ‘Il livello di partecipazione appare soddisfacente e risulta che su 108 Comites da rinnovare sono circa 171 le liste presentate

Con qualche diversione in Spagna...


Però se le liste presentate non raggiungono le firme necessarie, a che gioco giochiamo!?!

Povera Italia!

lunedì 27 ottobre 2014

Saggezza Lusitana: elezioni dei #COMITES annullate anche a Lisbona


È firmato dal capo della cancelleria consolare Luca Spinielli il decreto che annulla le elezioni per il Comites del Portogallo perché non è stata presentata nessuna lista. (aise) 

Comunicato dal Comitato di Gestione di #Fare: Incontro con l'Estero

Si è previsto di incontrare i fattivi dell’Estero, assieme a quelli delle regioni centrali.

Qui di seguito le date corrette:

Lazio/Abruzzo/Molise/Esterozoom04/11/14 ore 21,15
Lombardia/Trentino Alto Adigefisico08/11/14 ore 10,00


venerdì 24 ottobre 2014

Renzi destina ai lavoratori FORESTALI della Calabria 140 milioni di euro

Statue greche e vecchie notizie: solita storia italiana
In vista delle elezioni regionali della Calabria di Novembre 2014 (o forse sarà una semplice coincidenza temporale?) #Renzi il 2 settembre si dichiara contrario a spostare i bronzi greci di Riace all'Expò di Milano ("Expo, Renzi: «Spostare i Bronzi non ha senso»").



Ma soprattutto, ad ottobre mette nella proposta della Legge di Stabilità che ai lavoratori forestali della Calabria saranno destinati 140 milioni ("Stabilità, regalo di Renzi ai forestali calabresi. Per loro arrivano 140 milioni di euro")... 




sabato 18 ottobre 2014

#ItaliaChiamaItalia: #Comites, 'presentare le liste è difficilissimo'

Segnaliamo un interessante intervista pubblicata da ItaliaChiamaItalia
L’INTERVISTA
Comites, 'presentare le liste è difficilissimo': parla Claudio Iaquinti, candidato in Oland

‘Per me sarebbe meglio abolire i Comites, ma visto che esistono ancora mi candido per cambiare le cose’. ‘La prima cosa da modificare sarebbero i criteri con cui presentare le liste. La richiesta di firme autenticate a mio parere oltre che essere inutile rappresenta una difficoltà insormontabile per chi è armato solo di buoni propositi’

di Barbara Laurenzi - ItaliaChiamaItalia 


mercoledì 8 ottobre 2014

Che FARE per le elezioni del #COMITES di #Londra?

Nelle settimane scorse, tra gli amici di FARE qui a Londra, c'è stata un'accesa discussione sui COMITES. Si tratta di organi che di fatto rappresentano la "vecchia" emigrazione italiana e con i quali gli under 40 (e pure gli under 50) italiani residenti nella capitale inglese, di fatto, non entrano mai in contatto.

Le alternative che avevamo proposto nella discussione con la nostra base di oltre 170 iscritti residenti a Londra erano le seguenti:

  1. Pur non condividendo come i COMITES sono concepiti e gestiti, si valutava di presentare una nostra lista civica per poter avere dei consiglieri aperti alla comunicazione con i 250.000 italiani residenti a Londra. Ma soprattutto per avere un controllo sulla gestione e sulle attività.
  2. Non presentare una lista in segno di protesta e quindi non votare.   

Se registrarsi o meno per il voto lo si lascia alla decisione dei singoli. Una delle alternative è quella di registrarsi ma poi non votare.

Il sondaggio ha mostrato una decisa preferenza per la seconda opzione e pertanto abbiamo deciso di non presentare una lista ma comunque di rimanere vigili su quanto succede nell'universo COMITES a Londra.

Da segnalare che il comitato nazionale di Fare ci ha dato il pieno supporto ed autonomia oltre che a fornirci appoggio logistico ed informatico per contattare tutti gli aderenti. A titolo personale Michele Boldrin ci aveva dato pieno appoggio per qualsiasi fosse stato il risultato del sondaggio e per le attività programmate di conseguenza. Anche Niccolò Rinaldi ci ha sostenuto. Son segni incoraggianti: siamo all'estero ma siamo nel cuore dei nostri amici.

martedì 7 ottobre 2014

Lettera di un lettore sui #COMITES: occorre presentare al Parlamento italiano un disegno di legge che ne preveda l'abolizione!

Carissimi,

innanzitutto vi segnalo che circa sei anni fa l'allora deputato on. Marco Zacchera, attuale sindaco di Verbania e al tempo parlamentare del gruppo Popolo delle Libertà e presidente del comitato parlamentare degli Italiani nel mondo, si era interessato per proporre una radicale riforma del sistema delle rappresentanze degli italiani all'estero presso i consolati concludendo che di fatto questi COMITES fossero superati. 

Condivido e qui sintetizzo brevissimamente le argomentazioni alla base della mia posizione.

1. I Comites e i CGIE furono creati nel passato per supportare gli emigranti italiani nei settori lavoro, servizi sociali, coordinamento di progetti culturali e ricreativi, nel campo dell'educazione e scuola ecc. L'emigrazione attuale ha caratteristiche radicalmente differenti da quella del passato, come tutti sanno, sotto il profilo del livello di istruzione, e delle capacità professionali e di interazione a livello sociale e culturale di chi emigra. Ciò rende gli emigranti italiani molto più indipendenti ed autonomi nel processo di integrazione nel paese in cui vivono, mentre i componenti del Comites sono persone legate alle caratteristiche culturali e alla mentalità dell'emigrazione del passato, offrendo informazioni e assistenza che gli italiani sono in grado di ottenere da se e senza inutili perdite di tempo. Anche il funzionamento e le procedure interne dei Comites riflettono le caratteristiche dell'emigrazione arcaica, cioè di un servizio reso a gente per lo più di basso o bassissimo livello di istruzione e con scarsi interessi verso la cultura, storia ed usanze della nazione ospitante, pertanto anche cambiando i componenti del Comites è il modo di funzionare in sé che ricalca l'emigrazione italina arcaica e quindi non potra mai essere offerto un servizio veramente utile e al passo coi tempi

2. Nessuna tra le nazioni cosiddette democratiche ed evolute si permette di tenere in piedi una rete di istituzioni all'estero come quella dei Comites e dei CGIE, e pertanto il resto del mondo dimostra che ciò è perfettamente inutile per l'emigrazione

3. Le risorse finanziare destinate ai Comites dovrebbero essere in parte o totalmente utilizzate per sostenere economicamente le libere associazioni di italiani operanti all'estero, sulla base dei risultati presentati annualmente tramite un apposito rapporto sulle attività e i progetti svolti. Tali risultato dovranno essere valutati da apposite commissioni miste formate dal connazionali che risiedono nelle rispettive circoscrizioni consolari, senza alcune cariche o funzioni pubbliche, partitiche, consolari ecc, e componenti delle Ambasciate e dei consolati.

4. Sulla base dei punti 1., 2. e 3. occorre presentare al Parlamento italiano un disegno di legge che preveda l'abolizione della legge istitutiva dei Comites e dei CGIE e  lo smantellamento immediato di tutte le rispettive strutture.

I precedenti punti della mia argomentazione, come già detto, erano stati da me illustrati invitando a procedere in sede parlamentare per trovare sostegno e collaborazione nel redigere il suddetto progetto di legge. Nonostante l'appoggio a parole non ha fatto nulla. Sinceramente non credo vi sia la volontà da parte del parlamento italiano di fare una cosa simile, la quale secondo me rappresenta l'unica via per risolvere il problema dei Comites.
Tutto il resto, ovvero proposte di cambiamento e riforme, non serve assolutamente a nulla.

Riguardo alla sua proposta di presentare una cosiddetta lista civica la mia idea è anche questo è inutile, in quanto la rete dei partiti che sostiene, appoggia e alimenta i Comites, sia della coalizione di governo attuale che dell'opposizione, che delle maggioranze e opposizioni passate e future della politica italiana, non ha alcun interesse a utilizzare questi organi per uno scopo diverso dai soliti nepotismi e favoritismi, anche perché, lo ripeto, il regolamento che disciplina il funzionamento dei Comites (le consiglio di consultare l'apposita legge istitutiva) è concepito in se in modo tale da ideare, programmare e realizzare attività e iniziative a beneficio dei soliti noti, cioè i consiglieri Comites e i loro stretti amici e parenti.

Le suggerisco di dare un'occhiata al sito del Comites [omissis], tanto per capire il concetto sopra esposto, che potrà cogliere pernsando alle strette relazioni dei consiglieri coi luoghi, le persone e i soggetti di cui si parla nelle iniziative svolte.

L'unica lista che avrebbe senso, però suona come un'utopia, sarebbe un gruppo di persone col solo ed unico scopo di giungere all'abolizione dei Comites e dei CGIE. In tal caso aderirei all'iniziativa e sarei pronto a candidarmi, eventualmente anche come capolista. Tuttavia il nemico, come potrete immaginare, è secondo me troppo forte e organizzato per poter essere solamente sfidato. Servirebbe prima di tutto organizzare, in modo intelligente e serio, la protesta di massa degli italiani, cioè creare una massa critica in termini di numero di persone che supportano l'idea, per poi fondare un gruppo che si pone come obiettivo l'abolizione e lo smantellamento dei Comites e dei CGIE quale atto di giustizia verso i cittadini italiani, soprattutto quelli all'estero ma anche quelli in Italia.
Questo movimento può essere creato anche al di fuori delle liste per l'elezione del Comites che saranno presentate nei prossimi mesi.

Avviso infine che presenterò prossimamente all'Ambasciata d'Italia la mia candidatura a collaborare quale scrutatore o presidente di seggio per lo svolgimento delle operazioni elettorali presso il seggio comites. 

Questo è quanto. 

Cordiali saluti