Le alternative che avevamo proposto nella discussione con la nostra base di oltre 170 iscritti residenti a Londra erano le seguenti:
- Pur non condividendo come i COMITES sono concepiti e gestiti, si valutava di presentare una nostra lista civica per poter avere dei consiglieri aperti alla comunicazione con i 250.000 italiani residenti a Londra. Ma soprattutto per avere un controllo sulla gestione e sulle attività.
- Non presentare una lista in segno di protesta e quindi non votare.
Se registrarsi o meno per il voto lo si lascia alla decisione dei singoli. Una delle alternative è quella di registrarsi ma poi non votare.
Il sondaggio ha mostrato una decisa preferenza per la seconda opzione e pertanto abbiamo deciso di non presentare una lista ma comunque di rimanere vigili su quanto succede nell'universo COMITES a Londra.
Da segnalare che il comitato nazionale di Fare ci ha dato il pieno supporto ed autonomia oltre che a fornirci appoggio logistico ed informatico per contattare tutti gli aderenti. A titolo personale Michele Boldrin ci aveva dato pieno appoggio per qualsiasi fosse stato il risultato del sondaggio e per le attività programmate di conseguenza. Anche Niccolò Rinaldi ci ha sostenuto. Son segni incoraggianti: siamo all'estero ma siamo nel cuore dei nostri amici.
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