martedì 12 maggio 2015

Regionali 2015: il Partito Democratico e il sostegno da parte di liste che han candidati "impresentabili"

Un'opera di origine campana  
Vincenzo De Luca, è stato condannato in primo grado a un anno di reclusione per abuso di ufficio nel processo sul termovalorizzatore di Salerno di cui era sindaco. E va bene, può succedere.

Ha quindi vinto le primarie PD per la Regione Campania, dove, evidentemente, agli elettori del PD la condanna di primo grado, per effetto della quale è stato anche interdetto per un anno dai pubblici uffici, non ha creato nessun patema. Per altro, i giudici hanno concesso la sospensione della pena e De Luca ha fatto appello. Il Partito Democratico, quindi, candida Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania.

Il sasso lo ha lanciato Saviano in un'intervista all'Huffington Post dove dice che «l’elettore meridionale medio non ne vuole sapere di un politico nuovo, che magari ha progetti e idee. Vuole il vecchio che gli garantisce il posto di lavoro, il posto alla nonna all’ospedale, la mensa, l’asilo, quello che ti dà il favore in cambio del voto». In particolare, in riferimento al PD, dice "che è conservatore, che ripete le logiche immutabili e viziose della politica delle clientele e del voto di scambio" (vedi Roberto Saviano: "Gomorra è nelle liste di Vincenzo De Luca. La lotta alla mafia non è una priorità di Matteo Renzi").

Salta fuori che a sostenere la lista PD di De Luca ci sono liste che candidano una costellazione di personaggi che la tradizione del PD vorrebbe definire "impresentabili". Si parla di nostalgici del Duce e di professionisti del voto di scambio, alcuni in odore di camorra (fonte "Gli Impresentabili (Massimo Gramellini)". 

Al che in molti si son chiesti come mai il PD non abbia selezionato queste alleanze o abbia posto dei paletti alle candidature delle liste alleate. 

Malafede?  Furbizia e pelo sullo stomaco alto così? Incompetenza? Menefreghismo? Tutto fa brodo pur di vincere? Boh! 

Come reazione, De Luca ha invitato gli elettori a non votare certi ceffi presenti nelle liste civiche che... sostengono la sua candidatura. Ieri il vicesegretario nazionale del partito democratico Guerini ha ribadito il concetto. 

Gramellini conclude alla grande: "Dunque l’appello più surreale della storia suona più o meno così: «Cari cittadini, vi saremo veramente grati se non darete il vostro voto alle persone con cui ci siamo alleati». 

Ma se sono talmente impresentabili da non meritare il nostro sì, perché vi siete accordati con loro? E soprattutto, perché continuate a restarci insieme anche adesso? Toccherebbe alla politica selezionare la classe dirigente da sottoporre al giudizio del popolo."

Statt accuort!
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