L'emendamento - passato con 235 voti favorevoli, 16 contrari e 5 astenuti - recita: "Possono votare per corrispondenza nella circoscrizione estero, previa opzione valida per un'unica consultazione elettorale, i cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale, in un Paese estero in cui non sono anagraficamente residenti". Fonte: Repubblica, La Stampa, Forex Info con nota per gli erasmus, il secolo XIX,
Se dovesse essere convertito in legge, questo emendamento riguardera' molti giovani impegnati nei percorsi Erasmus, ai quali con la nuova legge elettorale sara' consentito finalmente di partecipare pienamente alla vita democratica del Paese, esercitando il proprio diritto-dovere di elettori.
Per l'elezione del parlamento europeo questo e` gia` realta`, infatti non e` richiesto l'iscrizione all'AIRE per i cittadini che si trovino anche temporaneamente in un qualunque stato dell'Unione.
Intanto per l'elezione dei rappresentanti del comites rimanere esclusa la possibilita' a partecipare al voto per i gli immigrati allorche` non siano iscritti all'AIRE da almeno sei mesi.
Che ne pensate?
Penso che sia una bella cosa!
RispondiEliminaA gennaio 2014 il console Massimilano Mazzanti ha dichiato al Fatto quotidiano che: “Ufficialmente gli iscritti all’Aire – il registro degli italiani residenti all’estero, ndr – sono 220mila nel Regno Unito e 85mila a Londra. Ma le stime appunto, in quanto non tutti si iscrivono, sono, appunto, di oltre mezzo milione a livello Paese e di 250mila nella capitale” (vedi "Mezzo milione di italiani in Uk, ambasciata apre lo sportello “Primo approdo”)
RispondiEliminaOvvero, a Londra la base lettorale si alzerebbe di ben 2/3!!! Da 220 mila a 550mila!
Ma questi voterebbero per candidati esteri o per i loro candidati nel collegio italiano di appartenenza?
Diventa un problema se la gente che è qua vota per canidati residenti all'estero. Il collegio estero finirebbe per non rappresentare le esigenze dei residenti all'estero ma sarebbe un'accozzaglia di errori. Già vedo le finte permanenze temporanee all'estero pur di eleggere l'amico di amici...
RispondiEliminasecondo te è un emigrato chi all'estero ci vive o chi è iscritto all'AIRE?
Eliminaqui in inghilterra - che l'anagrafe considera cosa da dittatura e non la vuole- come cittadino inglese voti dove ti sei registrato. lo stesso tale per molti paesi europei, moralmente più easy e meno burocratici del Bel Paese