giovedì 19 marzo 2015

4. Intervista ai candidati #COMITES di Londra: Che programmi avete a sostegno della vecchia immigrazione?

Continua l'intervista fatta di 12 domande. Le liste sono qui elencate in ordine alfabetico.
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Domanda 4. Che programmi avete a sostegno della vecchia immigrazione, cioè di chi è già qui da anni o è nato qui (seconda generazione in poi)? 






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Lista ItalUk
Risponde Luigi Reale - Capolista
Gruppo Facebook: Italuk Comites
Twitter: @ItalUK_comites 
Ashtag: #ItalUk
Blog: N/A
Sito Internet: N/A
Email di lista: N/A

Molto abbiamo già fatto come associazioni e non c’è bisogno delle poltrone per fare le cose, i fatti e la nostra storia come persone dedite all’associazionismo in Inghilterra ne sono testimoni. Di certo però con i COMITES si riuscirebbe ad essere più incisivi, se questi organi saranno fatti funzionare in modo diverso.

Alcune delle cose su cui ci indirizzeremo da subito sono sul fronte della difesa dei diritti ai servizi consolari, il superamento di norme che penalizzano gli italiani residenti all’estero, tramite proposte e soluzioni concrete; nonchè la tutela ad un più idoneo svolgimento delle operazioni di Voto all’estero. Ci adopereremo per facilitare l’accesso ai servizi per i residenti all’estero, con meno burocrazia e rendendo più snelle e facili le pratiche; cercando in ‘primis’ un linguaggio idoneo ad un utenza eterogenea. 

Il rinnovo dei passaporti, come già si è fatto, è un punto cruciale da affrontare. In particolare con la dotazione delle macchinette, per il rilevamento dei dati biometrici, date alle figure onorarie per eliminare onerosi e lunghi viaggi ed il macchinoso sistema di prenotazione on-line.

Punto focale per avere un servizio più rapido ed efficiente sarà chiedere, compatibilmente con i disposti legislativi, di dotare il Consolato Generale di Londra di ulteriore personale, assunto in loco, addetto al disbrigo delle pratiche amministrative. È incredibile come in Italia si possa credere che poco più di 30 persone possano servire realmente oltre ½ milione d’italiani in Inghilterra, quello che si fa è già eccezionale. Parallelamente bisogna snellire la burocrazia per le pratiche pensionistiche; assicurare procedure compatibili con la realtà amministrativa inglese, che ne facilitarebbe l’accesso; bisogna supportare enti ed associazioni, che svolgono servizi utili e reali a favore degli italiani all’estero in questo settore.

Rivolto un pò a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni è la promozione, a tutti i livelli, dei tratti culturali tipici per cui una persona si definisce italiana: la cultura, che poi rappresenta il filo diretto con il sentirsi o riconoscersi italiani e su cui gli inglesi tanto ci ammirano. Le arti figurative, la musica, il cinema, l’architettura, la gastronomia sino al design, la moda e molto altro, bisognerà impegnarsi a promuovere e sostenere ogni iniziativa rivolta a celebrare o meglio far conoscere, sponsorizzare la nostra cultura, una grande ricchezza per tutti.

Una grandissima risorsa poi è l’insegnamento della lingua italiana, rivolta ai ragazzi d’origine italiana. Occorre tutelare e garantire la qualità dei corsi di lingua, che costituiscono un legame fondamentale fra le nuove generazioni e la cultura italiana stessa. Promuovere l’insegnamento della lingua italiana sostenendo la cooperazione, con le istituzioni inglesi, al fine d’offrire anche più opportunità lavorative per gli operatori italiani; con l’obbiettivo di porre l’italiano come seconda lingua ad un livello paritario rispetto alle altre lingue straniere nel sistema scolastico inglese.

Dovremo poi impegniarci per incentivare di conseguenza le iniziative per la pubblicazione di libri di testo, per l’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua, in relazione ai programmi scolastici in vigore nelle scuole inglesi.

Per una più marcata funzionalità e operatività territoriale, riteniamo utile informare gli enti e le associazioni culturali, che costituiscono ad oggi parte integrante e principale veicolo di promozione della lingua e cultura italiana, sulle opportunità di partnership e collaborazione. Incoraggeremo pertanto il mantenimento della cultura ed identità italiana, in senso esteso, tale però da comprendere anche quella italofona. Una ricchezza, quest’ultima, spesso sottostimata, frutto positivo dell’incrocio tra due culture.

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Lista Mani Unite
Risponde il delegato di lista Avv. Alessandro Gaglione - Capolista: Padre Giandomenico Ziliotto
Gruppo Facebook: Lista Mani Unite per Elezione Comites 17 Aprile 2015
Twitter: N/A
Ashtag: #maniunite
Blog: N/A
Sito Internet: N/A
Email di lista: N/A

Tra i nostri candidati ci sono persone che sono in UK da 50 anni e, pertanto, ben conoscono, anche per aver lavorato per molti anni per Enti Istituzionali Sociali Italiani, la realta’ della “vecchia” emigrazione. In particolare ci battiamo per un decentramento dei servizi consolari (in modo da evitare, specialmente alle persone anziane, faticose e costose trasferte a Londra) specialmente in materia di rinnovo dei documenti d’identita’ nonche’ nell’espletamento di pratiche burocratiche presso il Consolato. Inoltre, mentre da un lato riconosciamo che sia giusto che molti servizi consolari siano informatizzati, dall’altro chiediamo la possibilita’, specialmente per le persone anziane, di utilizzare i sistemi tradizionali (posta, telefono, ecc.) per interagire con l’Autorita’ Consolare in quanto, se non si ha dimestichezza con i sistemi informatici (ancorche’ elementari), anche seguire (ad es.) un menu’ di opzioni sulla tastiera di un telefono puo’ diventare ostico!

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Lista Moving Forward
Risponde il delegato di lista Andrea Pisauro - Capolista: Martina Di Simplicio
Gruppo Facebook: Moving Forward
Twitter: 
Ashtag: 
Blog: http://movingforward2014.uk/category/diario/
Sito Internet: http://movingforward2014.uk
Email di lista: info@movingforward2014.uk

Da un lato, il Comites deve assicurarsi che le modalità dei servizi offerti dal Consolato siano chiare e fruibili in modo semplice da tutti. Dal rinnovo dei passaporti alle pratiche per il riconoscimento della cittadinanza, i nostri rappresentanti al Comites saranno a disposizione per spiegare e snellire le procedure, istituendo uno sportello del cittadino, che sarà possibile contattare per email ma anche per telefono a orari consoni, sia in italiano che in inglese.
Dall'altro lato, pensiamo che il Comites debba farsi sentire sul piano politico. L'ondata crescente di euroscetticismo è un pericolo per gli interessi ed i valori di tutta la comunità italiana nel Regno Unito. Crediamo occorra la capacità di una risposta intelligente e autorevole alla retorica populista dello UKIP e sempre di più anche dei Tories. Promuoveremo campagne di opinione della Britalian community e pubblicheremo un rapporto annuale sullo stato dell'emigrazione italiana in UK: dati e numeri sul contributo economico e sociale di Britalians vecchi e nuovi che saranno molto utili a rispondere alle intemerate di Farage.

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Lista Siamo Italiani
Risponde Ezio Luigi Fabiani - Capolista
Twitter: @siamouk
Ashtag: #SiamoItalianiComites
Blog: http://siamoitaliani.info/blog/
Sito Internet: http://siamoitaliani.info/
Email di lista: siamoitaliani@safe-mail.net

Non abbiamo dei programmi definiti per vecchia e nuova emigrazione. Noi abbiamo un programma per l’intera comunità italiana. In realtà le ondate migratorie han tutte le stesse esigenze: dal vecchio emigrato che non riesce a farsi il passaporto fuori Londra o puoi avere il Ventenne che arriva e finisce nel circuito sbagliato ed ha tanto bisogno tanto quanto la vecchia migrazione.

Noi non condividiamo il dividere la migrazione per tipologie di migrazione (vecchia, nuova). Pensiamo sia da indirizzare come un insieme: la comunità italiana nella zona consolare di Londra! Credo sia ipocrisia dividere la società in gruppi ed ad ogni gruppo dare un contentitno.

Essenzialmente il nostro programma si divide in tre punti:

1 – Ristrutturare lo Statuto del COMITES. Si tratta di un ente pubblico con uno statuto di diritto privato per cui urge fare delle aggiunte che riguardano il contesto di Londra. Qui c’è un certo giro di affari che riguarda le aziende italiane (attraverso l’Agenzia del Commercio – ex ICE, con iul ramo economico dell’Ambasciata, con le camere di commercio). Urge mettere nello statuto si deve mettere che possiamo anche occuparci della connotazione economica della popolazione residente, con 150mila residenti che ne fanno la seconda città italiana nel Mondo dopo San Paolo in Brasile). Ci sono molti militari qui, oltre che aziende, banche etc..

2- Creare dei comitati tematici che coinvolgano la società civile su tre filoni: 1) attività produttive, 2) attività culturali e 3) attività istituzionali. Almeno una volta all’anno tutti i rappresentanti della società italiana devono trovarsi assieme per fare il punto sullo stato di questi filoni e come fare squadra. Per cui ci sarebbero tre eventi all’anno distinti sulla base di questi filoni.

3- Creare il Punto d’Ascolto per i Servizi Consolari: il monitoraggio dell’attività consolare che raccolga le critiche costruttive di chi utilizza i servizi consolari e poi li canalizzi alle autorità consolari al fine di migliore il servizio.

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